Dopo la rissa scoppiata nella riunione del Coordinamento cittadino PD Caserta, ora è la volta dell’appello del Segretario Provinciale PD Raffaele Vitale – pubblicato su vari giornali – per giungere ad un accordo condiviso sulla gestione del partito alla vigilia delle elezioni regionali. A seguire egli lancia degli strali nei confronti di chi trascina il partito nelle “sabbie mobili”, di chi vuole solo la spartizione senza contenuti e programmi senza unire i territori. E qui viene fuori un velato accenno all’area che ha come riferimento Nicola Caputo. A Vitale – un giovane con buone competenze professionali e amministrative, chiamato a rinnovare il PD Provinciale – chiedo di essere più esplicito. Non è più il momento di tatticismi, ma delle scelte che possono passare solo con il rispetto delle regole di vita democratica del partito, cioè degli organismi eletti. Cosa si aspetta a riunire l’assemblea provinciale per eleggere finalmente la direzione ed un Esecutivo snello e rappresentativo (ciò vale anche per il Presidente Cappello). Dopo gli incontri dei tavoli tematici al Vanvitelli è giunto il momento di cominciare a delineare i programmi, le linee strategiche su cui rilanciare azioni e politiche di sviluppo locale, di coesione sociale e di innovazione di Terra di Lavoro. E’ giunto il momento di  mostrare il volto di una forza politica capace di indicare proposte e programmi innovativi, alternativi allo squallore e all’inconsistenza di chi ha governato a livello regionale in questi ultimi cinque anni. A tal fine si possono coinvolgere risorse e competenze che ancora credono in una svolta, in un vero rinnovamento dei metodi e dei contenuti del fare politica anche in Terra di Lavoro (a partire dal mondo dei saperi (scuole e università), delle imprese, delle professioni, del sociale, del terzo settore). In questo territorio ci sono tante forze sane, produttive impegnate nell’opera quotidiana per la tutela e valorizzazione dei beni comuni, del ricco patrimonio di risorse storiche e ambientali su cui far leva per il cambiamento. Nella provincia ci sono tante piazze del sapere impegnate a diffondere la cultura come fattore di coesione sociale e di apprendimento permanente per rafforzare i valori della cittadinanza e partecipazione consapevole – cosa che i partiti non sono più capaci di fare, ahimé! Con queste forze possiamo mettere a disposizione idee e progetti, come base per un programma per ridare un futuro alle nuove generazioni e per uno sviluppo ecosostenibile fondato sulle eccellenze e sui prodotti tipici, che sono la vera ricchezza ed il motore su cui fare ricerca e innovazione. Questa è la sfida vera che dobbiamo sostenere per unire il campo delle forze democratiche, progressiste e di sinistra, anche alla luce dei risultati espressi dalle primarie regionali del PD con la scelta di Enzo De Luca a candidato premier. Intorno a questa figura sarebbe bello e utile poter convogliare un ampio fronte. Se non ci sono le condizioni, ben vengono anche altri candidati autorevoli capaci di stimolare il confronto su idee e valori forti per un reale rinnovamento.

Pasquale Iorio

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