“Il ritiro non è una punizione per la squadra ma un modo perché il gruppo, i giocatori si parlino e trovino l’unità, la compattezza per affrontare il finale di stagione”. Lo ha detto il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, a proposito del ritiro del Napoli imposto dopo il ko con la Lazio in Coppa Italia. “Quando un giocatore finisce di allenarsi a mezzogiorno e mezzo e ha tutta la giornata davanti può lasciarsi andare a distrazioni come andare a vedere le vetrine con la moglie o la fidanzata oppure impegnarsi in una partita pazzesca ai videogame”, ha spiegato il presidente del Napoli De Laurentiis soffermandosi, a Kiss Kiss Napoli, sui motivi che lo hanno spinto a decretare il ritiro per i giocatori azzurri. De Laurentiis non ha fatto invece riferimento a voci di possibili distrazioni notturne che erano circolate negli ultimi giorni. De Laurentiis ha anche ammesso che alcuni dirigenti azzurri non erano d’accordo con la decisione del ritiro: “I miei collaboratori possono anche dissentire dalla mia decisione del ritiro, ma questa decisione spetta a me”. Il presidente del Napoli durante l’intervento si è soffermato anche sul mercato: “Non considero – ha detto – le parole di chi accusa la società di non aver speso sul mercato. Lo scorso anno sono stati investiti 98 milioni di euro, e sono numeri che non possono essere ripetuti ogni stagione, soprattutto in vista delle spese per il riammodernamento dello stadio previsto per la prossima stagione”.

 

 

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