“Vado avanti con serenità, nella piena consapevolezza di non aver alcuna responsabilità”. Così Antonio Poziello del Pd, candidato sindaco del centrosinistra al Comune di Giugliano – terzo comune della Campania per numero di abitanti – parla dell’udienza preliminare a seguito di una richiesta di rinvio a giudizio, avanzata dalla Procura della Repubblica di Napoli e fissata a suo carico per una vicenda risalente al 2008, quando svolgeva l’attività di dirigente della Regione Campania. Una questione che – secondo quanto sostiene oggi il quotidiano ‘La Repubblica’ – avrebbe attirato l’attenzione del segreteria nazionale del partito. Poziello ha vinto le primarie del partito lo scorso mese di marzo; competizione che ha visto in corsa altri tre candidati del Pd alla carica di sindaco nel Comune di Giugliano il cui consiglio comunale un anno e mezzo fa è stato sciolto per presunte infiltrazioni camorristiche. “Sono sereno perché consapevole di aver operato, nel ruolo di dirigente, con onestà e trasparenza – aggiunge ancora Poziello – nel rispetto di norme e regolamenti e in un ruolo diverso da quello politico. Una vicenda che non ha nulla a che fare con la città di Giugliano”. “Ho avuto sempre grande fiducia nell’operato della magistratura. Attendo con serenità la decisione del giudice”, conclude Poziello affermando che la sua posizione non è affatto in contrasto con quanto “prescritto dal codice etico e dal codice anticorruzione”.

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