“Con Decreto Monocratico il Tribunale di Napoli ha sospeso il Decreto del Presidente del Consiglio. Esprimo il mio rispetto per il Tribunale di Napoli, che ha affrontato una questione, anche inedita, con grande attenzione e profondità. Esprimo il mio ringraziamento ai miei legali per la loro professionalità. Si apre ora la fase del lavoro e dell’impegno amministrativo pieno”. E’ il commento del governatore della Campania Vincenzo De Luca al decreto del tribunale di Napoli che accoglie la richiesta di sospensiva del decreto firmato da Renzi in applicazione della legge Severino. “Rivolgo un saluto alle elettrici ed agli elettori campani, che hanno scelto democraticamente a chi affidare il governo della Regione. E’ sembrato, in questi giorni, che il primo e fondamentale elemento di correttezza istituzionale potesse esser quasi cancellato. Si ripristina il rispetto della volontà popolare. Agli elettori di Napoli e della Campania riconfermo la mia gratitudine ed il mio impegno. Abbiamo rispettato e rispetteremo rigorosamente tutte le leggi dello Stato. Così come ci batteremo a fondo per la difesa dello Stato di Diritto e dei principi costituzionali. E’ necessario espellere dalla vita pubblica ladri e tangentisti; ma è altrettanto necessario tutelare a pieno, nella loro dignità e nel loro lavoro, quanti continuano ad assumersi responsabilità, per cambiare il Paese, realizzare opere, creare lavoro. Ci batteremo perché la legge sia uguale per tutti, e non ci siano disparità fra amministratori locali, che lavorano e rischiano in trincea, ed esponenti politici nazionali e di governo. Ci batteremo perché la “paura della firma” e della responsabilità non paralizzino più l’Italia. Nei prossimi mesi sarà sempre più chiaro che la vecchia Campania dei luoghi comuni non esiste più. Arriverà presto, all’italia intera, l’immagine di un’altra classe dirigente, fatta di dignità istituzionale, di concretezza operativa, di rigore spartano. Lavoreremo, a testa alta, per affrontare e risolvere i nostri problemi, e valorizzare in pieno le nostre potenzialità. Ci batteremmo, infine, perché il dibattito pubblico diventi meno confuso ed approssimativo. C’è un clima pesante in Italia. Arrivano ai cittadini notizie di scandali e ruberie. Tutto viene compreso in un generale sentimento di sfiducia e di disincanto. A maggior ragione, in questa situazione, è indispensabile andare sempre al merito delle questioni, rendere chiare le differenze, tutelare le persone corrette. Rispettare sempre la vita di chi si spende correttamente per l’impegno pubblico, non indebolisce, ma rafforza la battaglia contro le degenerazioni della politica, e a tutela della dignità delle Istituzioni”.