Secondo i numeri della Polizia stradale crescono gli incidenti mortali ma il reato di omicidio stradale non è ancora legge. Il ddl che lo prevede, e che non ha avuto vita facile prima della sua approvazione al Senato, è in attesa di essere calendarizzato in Aula alla Camera. Il provvedimento, che prevede fino a 27 anni di carcere per i pirati della strada, prima di essere approvato il 10 giugno scorso ha visto il Governo battuto per due volte nelle votazioni sugli emendamenti. In questo modo e’ stata soppresso il giro di vite per i casi in cui i conducenti di veicoli a motore provochino la morte di una persona a seguito di attraversamento del semaforo rosso, inversione del senso di marcia, sorpasso in corrispondenza di un attraversamento pedonale. La pena massima, 27 anni, è prevista per chi guidando in stato di ebbrezza (con grado alcolemico superiore a 1,5) o sotto l’effetto di droghe uccide piu’ di una persona e si da’ anche alla fuga. Se invece la vittima e’ una, il colpevole rischia da 8 a 12 anni di carcere, che diventano 18 se fugge dalla scena dell’omicidio. Per quanto riguarda la patente, il ddl prevede la revoca da 15 a 30 anni dopo la condanna definitiva. Prima della condanna la patente potra’ essere sospesa fino a 5 anni (se ci sono vittime o feriti) in attesa degli esiti del processo. In caso di condanna non definitiva la sospensione puo’ essere prorogata fino a un massimo di 10 anni. Tra le modifiche al codice penale il provvedimento prevede l’inserimento dell’omicidio stradale tra i delitti per i quali vale l’arresto in flagranza; inoltre chi rifiuta di sottoporsi agli esami per accertare lo stato di ebbrezza alcolica o di sostanze stupefacenti viene coattivamente sottoposto ai prelievi biologici per gli accertamenti, nel rispetto degli accorgimenti gia’ previsti dal codice penale. Capitolo a parte quello delle lesioni personali stradali per le quali la reclusione va da 2 a 4 anni. Se il conducente che ha provocato feriti si da’ alla fuga la pena potra’ essere aumentata fino alla meta’. Se invece non ci sono responsabilita’ dirette la pena potra’ essere diminuita fino alla meta’. Misure giudicate da più parti troppo dure e dunque che rischiano di essere edulcorate alla Camera. E’, infine, bloccata al Senato la legge delega che prevede, tra le altre cose, la pena accessoria dell’ergastolo della patente.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui