“Eletti, non nominati”. Oltre cinquemila tweet in poche ore. Per lanciare un messaggio: “Ci aspettiamo che la Corte Costituzionale consenta il referendum sulla legge elettorale e permetta ai cittadini di spazzare via il porcellum”. Ovvero, una legge elettorale che “ha consentito di avere in Italia un parlamento di nominati

e non di eletti dal popolo sovrano”. E’ il “No Porcellum Day”, l’inziativa del gruppo “BastaCasta” che, da ieri, raccoglie in rete commenti e messaggi di migliaia di cittadini. “Non voglio più vedere l’Italia ridicolizzata da un partito azienda”, “via gli imbonitori, sia la gente a decidere”. “Preferisco preferire”. Una lunga serie di post. Per mettere al centro del discorso pubblico il tema dell’ampliamento della partecipazione democratica. “Senza possibilità di scelta non mi sento un cittadino ma un suddito”, “voglio tornare a esercitare in pieno il mio diritto di elettore”, “i parlamentari devono rappresentare gli elettori e non i capipartito”. Ancora: “Preferisco preferire, sì alle preferenze”, “Basta liste a scatola chiusa”, “sogno un Parlamento senza Scilipoti, La Russa, Gasparri, Cicchitto, Calderoli e Stracquadanio”. Appelli. E in attesa della decisione della Consulta, il dibattito non accenna a diminuire. Tra i documenti, l’Appello per la Legge Elettorale firmato 111 costituzionalisti. Tra cui gli ex presidenti della Corte, Gustavo Zagrebelsky e Valerio Onida. Qui il testo sul sito di Libertà e Giustizia.

 

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