E’ stato arrestato a Orio al Serio l’egiziano accusato dalla procura di Cremona di maltrattamenti e lesioni sulla figlia di due anni, ora ricoverata in coma all’ospedale di Brescia. L’uomo, residente a Soresina, avrebbe tentato di fuggire, tornando in Egitto con un volo in partenza da Orio al Serio.

E’ proprio all’aeroporto, dove era stato accompagnato dai suoi fratelli con in mano un biglietto di sola andata, che l’egiziano e’ stato fermato dagli agenti della polizia e arrestato: ora si trova in carcere a Bergamo. A Cremona gli inquirenti, in stretto contatto con la procura, stanno cercando di sciogliere i dubbi sulla versione fornita dall’egiziano e dalla moglie, entrambi indagati, secondo i quali la figlia e’ caduta dalle scale dell’appartamento di Soresina. Il racconto, pero’, non ha convinto il personale sanitario, che avrebbe riscontrato un’incompatibilita’ tra una potenziale caduta e i lividi che la bambina ha sul corpo. La bimba, che presenterebbe ematomi antecedenti alla caduta, e’ stata poi trasferita nel reparto rianimazione dell’ospedale di Brescia ed e’ in pericolo di vita. Il padre lavora da due anni come mulettista in un’azienda. Ieri il tribunale dei minori di Brescia si e’ riservato di decidere sull’allontanamento degli altri due figli della coppia, due bambini di 4 anni e nove mesi che ora si trovano ospitati insieme alla madre in una struttura protetta. Sull’arresto, il legale degli indagati, l’avvocato Clara Carletti, non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Lo hanno arrestato all’aeroporto di Orio al Serio poco prima che salisse sul volo di sola andata delle 5,20 della mattina con destinazione Alessandria d’Egitto. A mettere le manette ai polsi di A.S., 29 anni, egiziano residente a Soresina, nel cremonese, sono stati gli uomini della squadra mobile della questura di Cremona e del commissariato di Crema, che lo hanno sottoposto a fermo con le accuse di maltrattamenti e lesioni gravissime nei confronti della figlia, una bambina di due anni ricoverata all’ospedale di Brescia. L’egiziano era pedinato. Gli inquirenti, infatti, temevano il rischio di fuga. Nella notte tra venerdi’ e sabato scorsi (la notizia dell’arresto e’ stata resa nota solo oggi) gli agenti della mobile lo hanno visto uscire dalla sua casa di Soresina con una grossa borsa e lo hanno seguito fino all’aeroporto. E’ li’ che lo hanno arrestato. L’uomo e’ in carcere a Bergamo. L’udienza di convalida si e’ gia’ svolta. Tra pochi giorni gli atti torneranno nelle mani del sostituto procuratore della Repubblica di Cremona Francesco Messina, titolare delle indagini.

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