Due consiglieri del Comune di Quarto, Ferdinando Manzo (M5S) e Giovanni Santoro (lista civica ‘Uniti per Quarto’) risultano indagati dalla Procura di Napoli per falso in atto pubblico. I due consiglieri – per contenziosi economici aperti con l’ente comunale – sarebbero stati ineleggibili. L’accusa verte su una falsa dichiarazione che sarebbe stata resa all’atto dell’insediamento. Per Ferdinando Manzo, tra i più votati dei pentastellati, dimessosi il 31 dicembre scorso, appena l’esecutivo di Quarto fu investito dal caso De Robbio, la proclamazione a consigliere avvenne con qualche giorno di ritardo proprio per risolvere il contenzioso aperto col comune. Giovanni Santoro, capogruppo di ‘Uniti per Quarto’ si dice sorpreso dall’indagine sul suo conto. “E’ vero che avevo un contenzioso sospeso per fatture dell’acqua non pagate in seguito al cambio di abitazione. Prima di insediarmi, però, avevo provveduto a risolvere la questione con l’ufficio. Tra l’altro ero stato anche rassicurato sulla mia posizione. Ho le carte in regola e le mostrerò al magistrato”.

 

 

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