Nell’ambito delle attività preventive e repressive messe in campo dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino da alcuni mesi, nell’ultimo periodo si sono intensificate soprattutto le attività nell’ambito del contrasto ai reati in materia di armi da fuoco. Ai recenti episodi che hanno portato a numerosi sequestri di armi da fuoco e munizioni illecitamente detenute nonché al deferimento di numerose persone, si va ad aggiungere un altro brillante risultato raggiunto dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale che nella giornata di ieri, nell’ambito di uno specifico servizio, hanno tratto in arresto due 20enni irpini, l’uno pregiudicato e l’altro con numerosi precedenti di polizia e già sottoposto all’obbligo di firma presso la P.G., trovati in possesso di una pistola semiautomatica in ottimo stato di conservazione e risultata con matricola abrasa. In particolare agli uomini del Nucleo Investigativo, che a seguito di recenti episodi delittuosi commessi con l’uso di armi da fuoco sia in occasione di furti che di rapine hanno intensificato i servizi preventivi in abiti civili affiancati ai servizi svolti dai colleghi in uniforme, non è sfuggito il passaggio di una vettura su cui viaggiavano i due “volti noti”, mentre si trovavano nel comune di Mercogliano, motivo per cui hanno deciso inizialmente di seguirla e successivamente, allorquando si sono resi conto che la vettura si dirigeva in zona montuosa e isolata, i sospetti si sono ancor più rafforzati. In effetti seguendo la vettura e monitorando a distanza i due soggetti i militari si accorgevano che i due, avendo la disponibilità di un’arma da fuoco, esplodevano alcuni proiettili in una zona adibita a vero e proprio “poligono di tiro artigianale” collocando alcuni bersagli su dei bidoni e sul muro. Approfittando dell’effetto sorpresa i militari bloccavano la vettura con cui i due si stavano allontanando dal luogo rinvenendo l’arma nella cintola del conducente nonché bossoli e restante materiale di risulta dell’esercitazione a fuoco. La pistola, cal. 9 corto, è risultata essere in perfette condizioni ed efficientissima, peraltro una WALTER PPK come la famosa pistola utilizzata dall’agente segreto “007” che la filmografia ha consacrato come l’agente del “Secret Service” più famoso al mondo. Purtroppo per loro però oltre alla pistola i due sprovveduti non possedevano anche le doti del mitico James Bond e non sono riusciti perciò ad eludere l’acume investigativo dei militari dell’Arma. Nel corso della perquisizione domiciliare sono stati inoltre rinvenuti e sequestrati ulteriori proiettili di vario calibro, sia per pistola che per fucile, un tirapugni, e due decoder utilizzati quale “cavallo di troia” per nascondere e trasportare le armi, mentre nei prossimi giorni sull’arma saranno effettuati ulteriori accertamenti per ricostruirne la provenienza. Per i due si sono quindi aperte le porte del carcere in attesa che la Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo, formuli nei loro confronti le formali accuse.