Il nostro editoriale sullo stato comatoso del Pd casertano (leggi) ha avviato una riflessione seria e senza condizionamenti correntizi tra i componenti dem “sani” e più radicati sui territori. Ospitiamo volentieri l’intervento di Teresa Cerchiello, segretaria del Pd di Grazzanise.
di Teresa Cerchiello*
Egregio direttore, il suo editoriale sulla situazione del PD Caserta oggi ha fatto male a tanti che orgogliosamente sono Democratiche e Democratici, perché quasi con la precisione di un fotografo fa fissato la fotografia di cosa è oggi il mio partito, e non voglio per nulla criticare il suo lavoro, fosse solo per la stima e per la simpatia che ispira il suo essere “anarchico”. Il Partito Democratico esiste anche in provincia di Caserta ed è composto dai tanti militanti che quotidianamente lavorano sui territori, e non corrono solo al “fischio” del tesseramento, agli amministratori, orgogliosi dell’essere Democratiche e Democratici, e che non lo rivendicano solo per opportunità, che prestano la loro azione in modo morboso ai territori per cercarne il riscatto, esiste grazie ai rappresentanti istituzionali che provano (e ci riescono) a mettere al centro del dibattito politico, ai vari livelli, la nostra provincia. Grazie alla maggior parte di queste persone non esiste un Partito vissuto come “cartello” in periodo elettorale, non esiste un partito visto come una palestra per un trampolino di lancio, non esiste solo il partito dei tesseramenti e dei congressi, perché la maggior parte delle Democratiche e dei Democratici nella loro azione politica quotidiana hanno come faro non i loro rapporti personali con questo o quel leader, ma solo l’essere Democratico che non è una moda, ma un modo di operare che parte da lontano. “Se questo partito, infatti, dovesse iniziare il cammino con i difetti della politica preesistente, con i gruppi e le correnti chiuse e in conflitto, sarebbe quanto di più lontano dallo spirito che in queste ore sento attorno a noi, dalla nuova fiducia per una possibilità che si apre. Non si comincia un nuovo viaggio con un equipaggio dilaniato da vecchi rancori e preoccupato di gettare dalla nave chi ad essa si affaccia per la prima volta.” Questo uno dei passaggi del discorso di Veltroni al Lingotto, questo uno dei passaggi più disattesi da noi democratici in provincia di Caserta, perché quasi tutti ci siam trovati travolti da dinamiche che non sempre son state degne di un partito con Statuto e Regolamenti da tutti sottoscritti al momento dell’iscrizione. Disatteso perché spesso abbiamo visto sorridere di eventuali disgrazie del “compagno” X che avrebbe potuto mettere in ombra il compagno “Y”, spesso abbiam visto il nostro partito vivere sull’inciucio ed alimentarlo, spesso abbiamo visto il nostro partito mettersi sotto i piedi dignità ed orgoglio per qualche misera poltrona. Spesso, purtroppo, abbiamo visto affilare i coltelli e non mettere in campo idee e progetti. No, egregio direttore, il PD in provincia di Caserta c’è ed esiste, lo dice a una che ne ha passate tante solo per chiedere il rispetto di Statuto e Regolamenti prevaricati da una segreteria “poltronara”, (vedi questione circolo PD Grazzanise ) ed avrebbe potuto tranquillamente mollare in attesa di tempi ed opportunità migliori, vive grazie ai tanti che con forza ed orgoglio ne difendono la dignità e le idee senza chiedere nulla in cambio solo con la consapevolezza di essere Democratiche e Democratici (anche se sconosciuti nelle stanze che contano).
*Segretario Pd Grazzanise