Un Marsala volenteroso cede l’intera posta in palio all’Aversa Normanna che vince in trasferta con un netto 3-1. Eppure la squadra di casa, che ha presentato sin dall’inizio l’ultimo arrivato Arcuri a centrocampo, era partito benissimo. Al quarto minuto il direttore di gara, il signor Cusanno di Chivasso, concedeva una punizione a favore degli azzurri per un fallo su Riccobono. Lo stesso capitano azzurro posizionava la palla sui venti metri e infilava, con una precisa parabola, il portiere ospite Granata sotto l’incrocio dei pali alla sua destra. Esultanza sfrenata e gara che nasceva così sotto i migliori auspici. Ma la reazione degli aversani era veemente. I giocatori granata si gettavano in avanti a testa bassa e, nel giro di pochi minuti, cambiavano l’inerzia della gara. Volgendola a proprio favore. Gli uomini di Chianese, sospinti dagli ottimi Franco e Marzano, iniziavano a dominare incontrastati la fascia destra. Grazie anche alla propensione offensiva di Ciocia e Nappo. E da lì sfondavano subito in area azzurra. Al sesto minuto Pizzolato doveva deviare in angolo, con un colpo di reni, una conclusione maligna proprio di Ciocia. Sul corner seguente, questa volta da sinistra, il pallone finiva sui piedi di Marzano. Che di prima intenzione infilava l’angolo opposto con un diagonale secco e preciso. Il Marsala accusava il colpo e iniziava a sbandare. La Normanna non allentava la presa almeno fino alla mezz’ora, anche se la pressione andava scemando man mano che passavano dei minuti. Gli uomini di Pergolizzi tornavano allora a metter fuori il naso e andavano, per la verità, molto vicini al raddoppio. Una gran botta di Palazzo, scagliata da appena dentro l’area di rigore, sfiorava il palo alla destra di Granata. Il Marsala riprendeva coraggio e iniziava a crederci. Convitto entrava in area dalla destra e pennellava al centro per l’accorrente Cortese, che di testa chiamava Granata alla presa aerea. Al quarantesimo un fallo di Guastamacchia su Riccobono propiziava un altro calcio piazzato dal limite, ma il tiro del capitano azzurro stavolta del goal regalava solo l’illusione: la sfera infatti andava a sfiorare di un niente il montante alla sinistra del portiere ospite. A gelare le illusioni arrivava, quasi allo scadere del primo tempo, il raddoppio dell’Aversa: lo realizzava Ciocia, che infilava Pizzolato sul primo palo con un tiro scoccato dopo essersi accentrato in area. Il Marsala non riusciva ad azzeccare tre passaggi di fila, l’Aversa con tre passaggi arrivava in porta. Gli azzurri continuavano infatti a scodellare palloni in avanti da tutte le posizioni, ma non andavano mai in profondità, onde sfruttare al meglio le fasce e offrire palloni giocabili per le punte. E così, all’undicesimo, quando Ramaglia, tutto solo, appoggiava in rete la palla dell’1-3. L’Aversa ha anche sfiorato il quarto gol in diverse ripartenze concesse da un Marsala completamente sbilanciato in avanti.