NAPOLI – Se quella tra la Campania e l’Unione Europea anziche’ una annosa controversia sui rifiuti fosse una partita di calcio, la Campania avrebbe fatto gol in zona Cesarini. Tuttavia bisogna aspettare le prossime ore per capire se la rete segnata in extremis bastera’ per non perdere l’incontro.

Scade a mezzanotte, infatti, l’ultimatum dell’Ue alla Campania sulla questione rifiuti: il gol messo a segno e’ un nuovo piano regionale approvato in fretta e furia dal Consiglio regionale che va incontro alle richieste Ue di una differenziata spinta mista a un sistema di impianti che vede confermati i tre termovalorizzatori gia’ previsti a Napoli est, Salerno ed Acerra e ai quali si aggiunge un inceneritore per le sole ecoballe nel Napoletano (a Giugliano) e un gassificatore per le esigenze della provincia di Caserta. Assieme al documento approvato a maggioranza, da Roma spediranno a Bruxelles anche una relazione del Dipartimento delle Politiche Comunitarie che risponde ai rilievi tecnici mossi dalla Commissione europea. I due documenti, indipendenti tra loro, dovranno convincere l’Ue a non aprire una procedura di infrazione a carico della Campania, regione alle prese con l’emergenza rifiuti da ben diciotto anni. Sanzioni che sarebbero salatissime, della portata di 516 mila euro al giorno, tali da far dire all’assessore regionale all’Ambiente Giovanni Romano che ”se arrivassero ci metterebbero in ginocchio”. E’ stato lo stesso Romano a spiegare al Consiglio regionale campano la necessita’ di approvare senza modifiche sostanziali la norma. ”Un piano – ha detto – che per la prima volta in Campania stabilisce i fabbisogni dello smaltimento dei rifiuti urbani e detta le linee guida per un modello gestionale che consenta di non sprofondare di nuovo nella crisi”. L’assessore si scusa con l’assemblea per una discussione dai tempi inevitabilmente contingentati. Ma l’Ue preme e non c’e’ piu’ tempo da perdere: ”C’e’ un’ emergenza – spiega Romano all’aula – a Bruxelles aspettano questi documenti per scongiurare l’avvio di una procedura che ricadrebbe sulla Campania per 516 mila euro al giorno. Proprio ora – sottolinea – che abbiamo recuperato 200 milioni da destinare al ciclo dei rifiuti per cominciare la bonifica delle discariche, anche quella di Chiaiano, e per dotarci di attrezzature di supporto per la differenziata”. ”Questo piano – ha detto Romano – e’ solo un punto di partenza cui dovranno seguire altri atti per il riordino del ciclo dei rifiuti”. Diversi gli obiettivi perseguiti dal piano: dal ridurre al minimo l’impatto del ciclo all’autosufficienza regionale, dal trattamento dei rifiuti stoccati al raggiungimento della sostenibilita’ economica del ciclo. Si punta soprattutto a incidere sulla produzione e sulla raccolta differenziata. ”La Campania – ha osservato Romano – ha gia’ ridotto dell’1,3% la produzione di rifiuti tra il 2008 e il 2009 ponendosi al di sotto della media nazionale”. C’e’ poi il capitolo differenziata: ”Il piano – ha spiegato Romano – presuppone un punto di partenza che e’ il 50% come livello medio regionale nella raccolta gia’ da gennaio 2012. L’obiettivo e’ quello di arrivare a fine anno al 65%. ”Sara’ difficile – riconosce l’assessore – per le difficolta’ che si registrano nelle aree a piu’ alta densita’ urbana, ma anche se non dovessimo raggiungere quella percentuale il sistema impiantistico previsto dal piano e’ in grado di fronteggiare nuove crisi con procedure di smaltimento coerenti come le direttive europee”. Bastera’ a non perdere la partita con l’Ue?.

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