NAPOLI – ”Non dipende da me quando saranno aperte le discariche. Il piano c’e’, e’ stato elaborato, si tratta di siti zonali, ma spetta agli enti locali decidere, la competenza e’ loro”. Lo ha detto il governatore della Campania, Stefano Caldoro, parlando dei siti individuati dal commissario per nuove discariche sul territorio reginale. ”Ho piu’ volte rivolto loro dei richiami per sollecitare a rispondere a queste esigenze – ha affermato – In questo sono insostituibili i sindaci perche’ sono loro che devono destinare il loro territorio, in una logica d’ambito”.
Il piano per il ciclo dei rifiuti, ha ricordato il presidente della Giunta regionale, ”prevede diversi livelli di responsabilita”’. Ai Comuni spettano differenziata, discariche e i siti di stoccaggio provvisorio. ”Le Amministrazioni comunali possono dire che per la differenziata, noi come Regione, pero’, man mano che il Governo ci sblocca risorse, noi le trasferiamo”. Compito della Regione, e’, ha precisato, ”la pianificazione collettiva e noi l’abbiamo fatto”. ”In piu’, e questo valeva soltanto per la Campania – ha sottolineato – avevamo il compito di nominare i commissari per l’impiantistica e l’abbiamo fatto. Abbiamo completato il nostro lavoro”. A suo avviso, la Campania deve dotarsi delle discariche, poi ”man mano che il piano sara’ attuato”, si puo’ provvedere verso ”un regime discariche zero”. Caldoro cita l’esempio di due Regioni, Emilia Romagna e Lombardia. Nel primo caso, nella Regione guidata da Vasco Errani, ”ci sono 22 discariche e si e’ lavorato meno sull’impiantistica”. ”Aumentando la percentuale di raccolta differenziata – ha proseguito – Errani ritiene che, nei giro dei prossimi 5-7 anni, si possano chiudere le discariche”. Nel caso della Lombardia, invece, ”non ci sono discariche, ma si brucia tutto, con l’impiantistica finale, i termovalorizzatori”. Infine, Caldoro ha ribadito che la cava di Chiaiano ”va a esaurimento”.