La politica di Dario Abbate che lo vede concorrere al ballottaggio del 19 giugno è basata sulla concretezza ed ha una visione di Marcianise moderna. “L’idea è quella di fare in modo – dichiara – che diventi un territorio ad alta vocazione innovativa, creando una vetrina espositiva in grado di dare visibilità ad aziende, prodotti e operatori cittadini e provinciali, sfruttando la posizione geografica strategica della nostra città. Marcianise, infatti, è un crocevia tra i mercati del Sud e del Centro-Nord del Paese, collocandosi difatti lungo l’importantissimo asse viario dell’autostrada A1. Per la prima volta un pool di aziende e operatori dei più importanti settori dell’economia locale e della provincia di Caserta saranno riunite in un unico business center. Anche Marcianise, come il modello fieristico permanente di Bologna, avrà la sua fiera. Un innovativo concetto di aggregazione che riunisce in maniera continuativa, e non periodica come avviene per le fiere tradizionali,aziende, istituzioni, professionisti e operatori tra i più qualificati, all’interno di una esclusiva fiera permanente, con spazi espositivi, formativi ed altri servizi comuni in un contesto moderno e funzionale. La fiera permanente sarà in grado di attrarre investimenti e interesse da parte delle aziende nazionali, creando sviluppo e occupazione. Sono infatti stimati 800 posti di lavoro. Il nostro territorio non sarà più noto ai media nazionali per rifiuti e camorra, ma finalmente per la sua capacità attrattiva e innovativa, per l’operosità e per i servizi alle imprese che l’Amministrazione comunale saprà fornire. Questo per me significa fare politica, ovvero essere al servizio di una comunità che cerca garanzie e chiede affidabilità.”