Potrebbe esser stato un gioco finito male a causare la morte di Marco Mongillo, il ventenne casertano trovato morto in un’abitazione in via Cappuccini al Rione Santa Rosalia, ucciso da un colpo di pistola alla testa. I carabinieri, dopo i primi rilievi del caso effettuati sul posto, hanno avviato una serie di interrogatori per cercare di ricostruire le circostanze in cui è maturata la morte del ragazzo. A cominciare dagli altri ragazzi che probabilmente erano in quell’appartamento, che secondo quanto trapelato è di un pregiudicato agli arresti domiciliari Umberto Zampella, al momento del fatto che probabilmente saranno sottoposti all’esame stub. L’arma è stata ritrovata dai carabinieri all’interno della rampa di che conduce ai garage del palazzo.