Scatterà il prossimo due settembre la possibilità di presentare le domande per accedere al Sia, la nuova misura di contrasto alla povertà varata dal governo Renzi ricalcando il modello della vecchia social card. Si tratta di circa 320 euro al mese a famiglia fino a un massimo di 400 euro I beneficiari Secondo l’art. 1 del d.m. lavoro del 26 maggio 2016, il sostegno per l’inclusione attiva, Sia, è una misura di contrasto alla povertà da avviare su tutto il territorio nazionale. I requisiti di cui il richiedente al momento della presentazione della richiesta e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio sono i seguenti: essere cittadino italiano o comunitario, ovvero straniero con permesso di soggiorno di lungo periodo; risiedere in Italia da almeno 2 anni; avere un Isee corrente inferiore o uguale a 3mila euro (tenendo conto altresì della “valutazione del bisogno”, ossia valutando, in base a un punteggio, i carichi familiari, la situazione economica e lavorativa); avere in famiglia almeno un minorenne, o un figlio disabile ovvero una donna in stato di gravidanza accertata. Sono esclusi dal Sia coloro che: percepiscono trattamenti economici di natura previdenziale, indennitaria e assistenziale superiori a 600 euro mensili; · strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati (come Naspi). Nessun componente del nucleo familiare inoltre deve: · possedere autoveicoli immatricolati nei 12 mesi precedenti la domanda, che abbiano cilindrata superiore a 1300 cc · motoveicoli immatricolati nei tre anni antecedenti, di cilindrata superiore a 250 cc. In caso di variazioni dell’Isee, della composizione del nucleo familiare, della situazione lavorativa, i richiedenti sono tenuti a comunicare gli aggiornamenti. Il beneficio è concesso bimestralmente, tramite una specifica carta di pagamento (la carta Sia) in ragione della numerosità del nucleo familiare con un ammontare medio pari a 320 euro a famiglia. Con la carta possono essere effettuati acquisti nei supermercati, negozi, farmacie  abilitati al circuito Mastercard, o anche pagare le bollette presso gli uffici postali. La carta, munita di Pin, non può essere ricaricata né è consentito effettuare prelievi. Può essere usata solamente dal titolare che riceve tramite raccomandata la comunicazione delle Poste con l’indicazione per il ritiro. Ferma restando la disponibilità delle risorse, il beneficio è concesso per un periodo di 12 mesi. I comuni sono tenuti a predisporre (con risorse proprie) un progetto personalizzato di presa in carico, “finalizzato al superamento della condizione di povertà, al reinserimento lavorativo e all’inclusione sociale” e a farlo sottoscrivere per adesione ai componenti del nucleo familiare beneficiario del Sia entro 60 giorni dalla comunicazione dell’avvenuto accreditamento del primo bimestre. La richiesta va presentata compilando l’apposito modulo predisposto dall’Inps. Entro 15 giorni dalla ricezione delle domande, i comuni invieranno all’Inps l’elenco cronologico delle richieste.

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