Un detenuto ristretto nella casa circondariale di Messina ha aggredito e ferito ieri sera, senza apparenti ragioni, un agente ed un ispettore della polizia penitenziaria. Nel corso della nottata, l’uomo, C.C., ha poi tentato il suicidio ed e’ stato ricoverato d’urgenza al Policlinico.
A comunicarlo e’ Eugenio Sarno, segretario generale della Uil penitenziari, che spiega come dopo l’aggressione il detenuto e’ stato portato in una cella singola, dove ha tentato di togliersi la vita, ferendosi all’addome con una lametta, procurandosi cosi’ una lesione talmente profonda da interessare perfino lo stomaco. Soccorso dal personale di polizia penitenziaria, e’ stato inviato d’urgenza al policlinico di Messina dove e’ stato sottoposto ad un intervento chirurgico. “E’ del tutto evidente – sottolinea Sarno – che le condizioni degradate e degradanti del Gazzi di Messina alimentano una deriva di violenza. Oggi si registra la presenza di 409 detenuti a fronte di una disponibilita’ di circa 180 posti, considerata la chiusura di un padiglione per lavori di ristrutturazione. Cio’ origina quella promiscuita’ , gia’ denunciata, tra detenuti comuni e pazienti negli ambienti di ospedalizzazione del centro clinico. E’ del tutto evidente che Messina paga lo scotto di ataviche disattenzioni da parte dell’Amministrazione Penitenziaria. Anche sul fronte del personale non vanno certo meglio. Rispetto all’organico decretato mancano circa 50 unita’”.