Appuntamento per il prossimo 8 ottobre alle 16:00 nella biblioteca comunale di Alife, per la presentazione del libro “Nel candor d’infanzia”, scritto dal giornalista Antonio Maria Pascarella. La poesia, come intuizione allo stato puro, meglio di altre espressioni letterarie, col suo sguardo sa cogliere e rappresentare, attraverso la parola (analogamente la musica lo fa con il suono), il cosmo dell’ineffabile, rappresentando la possibilità più autentica di un infinito dicibile – si legge nella prefazione del testo scritta dal professore Michele Leone – Ciò che subito impressiona, dell’opera in questione, è il raggruppamento delle liriche che, strutturate nella tradizionale circolarità temporale delle stagioni, producono la percezione di un viaggio nel tempo. Una temporalità, tuttavia, non di natura cronologica bensì ancorata al ritmo dell’interiorità del soggetto. Il piacere dell’analogia e il fluire del tempo, in costante dialettica, animano l’evoluzione della trama poetica e, dopo la lettura continuata di tutte le liriche, si ha la suggestiva sensazione che la scansione delle stagioni, narranti la progressiva maturazione interiore dell’autore, si allinei armonicamente con il ritmo della versificazione. Quest’ultima, libera da vincoli metrico-sintattici o da presupposti legami stilistici, si richiama, con improvvise illuminazioni espressive, a sottintesi riferimenti della realtà vissuta dall’autore. Il ritmo della metrica, solenne e distinto, tende ad esaltare la sonorità della parola, la quale non appare mai condizionata dalla cogenza della sillabazione; inoltre, la selezione del lemma, sempre accurata, è gestita con raffinatezza ed eleganza. Ad allietare l’evento, non solo quindi, la presenza del professore nonché musicista Michele Leone ma anche Lucio Cercone, docente presso la Seconda Università di Napoli.

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