Giovedi sera 13 Ottobre, 73* anniversario del bombardamento su Alife, presso l’Albero della Pace, Monumento vivo per eccellenza dedicato a tutti i caduti e ai nostri cari che persero la loro vita durante la guerra (e le guerre), in prosieguo agli anni precedenti, con il gruppo dei giovanissimi si è svolto un particolare momento commemorativo in cui, partendo da quanto accadde il giorno 9 e poi 13 Ottobre, si è riflettuto sull’importanza di impegnarsi ogni giorno per l’affermazione della Pace, affinché stragi e guerre che seminano lutto e morte, non più accadano. Ma soprattutto gli adulti hanno il dovere di impegnarsi per la Pace per assicurare e consegnare ai giovani un futuro vivibile e non impossibile. Le letture sono state declamate dalla Presidente Agnese Ginocchio, dal vice Presidente Gino Ponsillo e dai giovanissimi Fabiana Mallardo, Maria Pia Biondi, Benedetta Porceddu, Gianpiero Vetere e Gennaro Alfano. Hanno partecipato inoltre gli altri giovanissimi: Salvatore Di Caprio, Manuel Alfano, Simon e Angelo Testa, Samuele e altri giovani, ed il volontario Pasquale Biondi. “Il 9 Ottobre fu bombardata l’area della Stazione di Alife- Ha riferito la Presidente Agnese Ginocchio- Per sbaglio furono colpite alcune abitazioni i cui residenti che non fecero in tempo a scappare persero la vita. Furono 7 concittadini alifani appartenenti alle famiglie Pisaturo, Melillo e D’Allestro e altre. Il giorno 13 invece avvenne il bombardamento vero e proprio che rase al suolo l’intera cittadina. In totale le vittime dei due bombardamenti furono 80. Il resto della popolazione riuscì a scappare in tempo grazie alle intercettazioni della Sign.ra Schultz, una cittadina di origine tedesca sposata e residente da anni in Alife, che aveva cercato di avvisare per tempo la popolazione, la quale fuggì rifugiandosi sulle colline della frazione S. Michele..”. “Inutile strage, come tutte le guerre del resto! – ha continuato il vice Presidente Gino Ponsillo- Ha senso commemorare solo se si ricorda l’urgenza di impegnarsi giorno per giorno per la Pace, affinché guerre e terrore, lutti e morte non più accadano. La strada della Pace è la Nonviolenza, ovvero la frase che si leggeva sulla Bandiera della Pace esposta per l’occasione durante l’evento commemorativo”. I giovani hanno mostrato la foto del bombardamento su Alife, foto riportata anche sullo striscione esposto durante l’evento, insieme ad un messaggio tratto dal libro “Non uccidere” di Lev Tolstoj(1900) declamato dai giovanissimi sopra elencati. Queste le parole del messaggio: “Perché non vi siano né l’oppressione del popolo né le inutili guerre, e perché nessuno s’indigni più contro coloro che sembrano a essere i colpevoli di tutto ciò, occorrerebbe in realtà ben poco, e precisamente e unicamente che gli uomini capiscano come stanno veramente le cose, e le chiamino con il loro nome; e sappiano che un esercito è uno strumento d’omicidio e che il costruire armi e comandare un esercito – ovverosia ciò di cui si occupano con tanta disinvoltura i re, gli imperatori, i presidenti – è soltanto una preparazione all’omicidio”. “La guerra è follia. La Pace è l’unica strada agli scontri di Civiltà!”. La serata è dunque culminata con la consegna ai giovani della “Fiaccola della Pace” che commemora i 100 anni della sporca guerra ( video parte finale a questo link: https://www.facebook.com/mateseterradipace/videos/871573552943307/ ). La Fiaccola della Pace, Simbolo di luce in questo tempo di oscurità e di guerre, sta girando l’intera provincia per far conoscere a tutti l’appello di Pace. E’ stata quindi portata davanti all’ Albero della Pace che fu piantato proprio durante il primo passaggio della Fiaccola ad Alife. Intenso momento di commemorazione e di riflessione concluso con un minuto di silenzio dedicato ai nostri cari che persero la vita durante il bombardamento e a tutte le vittime delle guerre.