Un “arsenale” di petardi e bombe carta da cui attingevano tifosi di calcio violenti è stato scoperto la scorsa settimana ad Avellino nel corso di un’inchiesta coordinata dalla procura di Torino. Lo ha detto il pm Andrea Padalino oggi in tribunale alla ripresa del processo a Giorgio Saurgani, il promotore finanziario bergamasco sotto accusa per l’episodio della bomba carta in un derby fra Torino e Juventus della stagione 2014/15. Quello che il pm Padalino ha definito “arsenale” era in casa di un avellinese, Emanuele A., ed è stato scoperto nel corso di una perquisizione. Sono stati recuperati, oltre a diverse decine di petardi, fumogeni e altro materiale, 10 chili di bombe carta pronte per essere utilizzate. Gli inquirenti sono risaliti a Emanuele A. indagando su un personaggio che, secondo le accuse, era uno dei fornitori del gruppo (non legato alla tifoseria organizzata) di cui faceva parte Saurgnani.

 

 

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