Le Terre del Falerno hanno rappresentato, senza dubbio, una delle grandi novità che la Campania ha proposto alla Word Travel Market di Londra, probabilmente la più importante fiera del turismo a livello mondiale. L’associazione ha presentato il tour “Rows of History” (Filari di Storia), un affascinante itinerario enoculturale che si snoda tra la straordinaria archeologia di un territorio unico, quello attraversato dal Monte Massico, e le sopravvivenze produttive costituite dalle attuali cantine del Falerno del Massico DOP, erede di quel Falerno che fu il vino più celebre dell’antica Roma repubblicana e imperiale, venduto a prezzo quadruplo nelle taverne di Pompei (celebre il prezzario di quella di Edoné) e servito nelle mense più prestigiose dell’epoca. La visita alle ville rustiche romane disseminate in tutta l’area attualmente ricompresa nei territori di Carinola, Cellole, Falciano del Massico, Mondragone e Sessa Aurunca (fra pochi mesi sarà fruibile ai visitatori la fattoria del III secolo a.C. in fase di scavo e indagine, finanziati dall’ amministrazione comunale guidata da Giovanni Schiappa, condotti dal dott. Luigi Crimaco direttore del Museo Civico Archeologico Biagio Greco e realizzati in collaborazione con l’università degli Studi di Perugia) fanno delle Terre del Falerno uno dei comprensori a maggior interesse culturale della regione, assolutamente strategico, come dichiarato il dott. Rocco Perna, dirigente dell’Assessorato al Turismo, per attrarre flussi turistici di enorme rilievo in termini numerici e di audience development. L’enogastronomia apprezzabile in loco, millenaria per antonomasia visto che si sta parlando dell’Ager Falernus, patria di antesignani concetti di “denominazione geografica protetta e garantita” e di “certificazione di qualità” delle produzioni”, è stata quindi scelta dal Settore Turismo della Regione Campania, insieme a Capri, Pompei e gli altri grandi attrattori culturali, quale testimone dell’eccellenza campana da proporre negli spazi espositivi e degustativi dello Stand regionale posizionato nell’area “Italia” dell’Enit alla WTM. Le etichette delle aziende Vitis Aurunca, Bianchini Rossetti e Tenute Bianchino, i formaggi del caseificio La Salicella, l’olio extravergine di oliva del Frantoio De Ruosi sono stati degustati anche nel corso della conferenza stampa internazionale presenziata dall’Assessore Regionale al Turismo e ai Beni Culturali della Regione Campania Corrado Matera. Grande successo ha ottenuto la dolciaria di Dario Saltarelli, che ha proposto panettoni tradizionali con canditure ottenute da prodotti Dop della zona come la mela annurca. Livelli di sperimentazione di cui è precorritrice l’Antica Distilleria Petrone di Mondragone (ricordiamo il liquore Guappa al latte di bufala) altra eccellenza delle Terre del Falerno, i prodotti della quale hanno riscosso anch’essi grande affermazione. La Presidente dell’associazione Terre del Falerno, Maria Zampi, ha espresso forte soddisfazione visto il numero di operatori turistici internazionali affascinati dal “Brand Falerno”, inteso come produzioni e territorio. Con il protagonismo alla WTM, Terre del Falerno (che ricordiamo essere un’aggregazione tra enti locali, operatori della produzione enogastronomica, associazione di categoria ed istituzioni culturali) ha determinato una messa in valore dei territori in parola mai conseguita in precedenza.
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