Con ordinanza n. 546/2017 del 6 aprile, la IV Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania ha accolto la richiesta di sospensiva degli atti deliberativi posti in essere dal Comune, dalla Provincia di Caserta e dalla Regione Campania, ai fini dell’approvazione del Piano di Dimensionamento della rete scolastica cittadina. Il ricorso è stato promosso dal Consiglio di Istituto dell’Istituto Comprensivo “Luigi Settembrini” di Maddaloni, presieduto dal prof. Michele Ianniello di Maddaloni, insieme ad una folta rappresentanza del corpo docente, del personale A.T.A. e dei genitori degli alunni frequentanti la scuola, per contestare la scelta del Comune di accorpare, con decorrenza dal 1° settembre 2018, l’Istituto comprensivo ad altre scuole presenti sul territorio e, in particolare, alla Scuola dell’Infanzia S. Domenico e le Scuole dell’Infanzia e Primaria di Via Cancello, già facenti parte dell’I.C. “De Nicola” di Maddaloni. Scelta che, secondo la tesi sostenuta dai ricorrenti ed accolta dal Tribunale, non avrebbe tenuto conto della allocazione geografica dei relativi plessi (perché ubicati a distanze chilometriche tra loro) e dunque dei parametri di “territorialità e “viciniorietà” contemplati nelle “Linee Guida” di dimensionamento della rete scolastica approvate dalla Regione Campania, quali criteri necessari per garantire la continuità didattica. Sebbene già sottodimensionato ed assegnato a reggenza, ad avviso dei ricorrenti la proposta di accorpamento avrebbe avuto effetti estremamente pregiudizievoli per l’Istituto “Settembrini”, a fronte del rischio di assestamento al di sotto della soglia minima di dimensionamento fissata dalla legge che avrebbe concretamente corso la scuola dal prossimo anno scolastico. Pertanto, con il patrocinio dell’avv. Antonio Rosario De Crescenzo, amministrativista di Caserta, i ricorrenti hanno portato la vicenda all’esame del T.A.R. Campania che con il provvedimento citato ha accolto la richiesta di sospensiva cautelare avanzata con il ricorso promosso dalla Scuola “Settembrini”, facendo ordine a tutte le amministrazioni coinvolte di provvedere alla rivalutazione, alla luce dei predetti criteri, del piano di dimensionamento precedentemente approvato.