Si riaccende lo scontro nel circolo di Caserta del Partito democratico. Chieste con un documento le dimissioni di Enrico Tresco da segretario cittadino. Tresca che aveva convocato una riunione per discutere dell’impianto rifiuti a Ponteselice si è visto recapitare il testo dai dissidenti che poi hanno lasciato l’incontro. Ecco il testo: “I sottoscritti ritengono che la segreteria cittadina del Circolo Pd di Caserta stia continuando a gestire il partito violando le regole fondamentali che devono presiedere al funzionamento di una qualsiasi comunità democratica. Dopo mesi di inattività del Circolo senza nessuna riunione durante tutta la campagna congressuale, ci saremmo aspettati che come primo e doveroso atto per ristabilire l’agibilità democratica del Circolo il Segretario si fosse presentato dimissionario così come ha fatto Renzi dopo l’insuccesso al referendum. Invece, come se nulla fosse accaduto in questo lasso di tempo, viene convocata dal Segretario una riunione sul tema dei rifiuti. Ma sono accaduti fatti significativi che minano la legittimità dell’attuale segretario. Le primarie cittadine hanno in maniera netta ridimensionato la mozione Orlando ed hanno sancito una maggioranza Renziana-Emiliana. Deve essere chiaro che non ci sono “padroni” del Pd e le regole della democrazia e della partecipazione non si declamano ma devono essere praticate. Le vicende del tesseramento, la incapacità organizzativa e politica che hanno determinato il fallimento della Convenzione del Circolo e la mancata elezione dei delegati di Caserta, il risultato delle primarie che ci vede, per i numeri, ultima città capoluogo di provincia nella regione, le vicende dell’amministrazione, lo scollamento totale tra il Circolo e il gruppo dei consiglieri, le divisioni all’interno del gruppo stesso, il grave problema del funzionamento delle scuole di Caserta per la garanzia della conclusione dell’anno scolastico, tutte queste tematiche vengono saltate completamente dal Segretario in questa convocazione di coordinamento. Di fronte a questa ripetuta violazione delle regole siamo costretti a chiedere le dimissioni del Segretario e la convocazione immediata del congresso cittadino per ristabilire nelle città capoluogo, che vede al governo un sindaco esponente del Pd, una direzione del partito adeguata ai compiti e al ruolo che deve esprimere nel rispetto degli iscritti e dei cittadini elettori e non elettori. Il documento è stato sottoscritto da Angela Cerrito, Giovanna Abbate, Vincenzo Battarra, Maria Canzano, Pietro Canzano, Antonio Ciontoli, Carlo Corvino, Mauro Desiderio, Carlo Scatozza, Mariana Funaro, Tammaro, Troiano, Enrico Vellante ed Ausiello.