Era stato messo illecitamente all’asta prima di essere recuperato dai carabinieri del Nucleo di tutela del patrimonio artistico culturale. E’ il dipinto, olio su tela, raffigurante “Madonna con bambino”, tagliato e asportato, nel 1992, dalla chiesa di San Michele, a Gete, frazione di Tramonti, in provincia di Salerno. Il confronto tra il dipinto rubato e quello presente sul mercato ha consentito agli investigatori di mettere in luce il procedimento di ricostruzione iconografica dell’opera posta in vendita, concretizzatosi in attività di collage e in interventi pittorici alterativi. Le operazioni si sono svolte anche oltre i confini italiani. Così, attraverso la collaborazione con il Nucleo di Cosenza e personale della Gendarmeria nazionale francese, sono stati sequestrati ad Avignone e Montepellier, in Francia, 7 dipinti del XVII secolo, una scultura del ‘700 in cartapesta e 4 beni di antiquariato, provento di un furto commesso ai danni di un cittadino napoletano, e un dipinto dell’800 rubato in una Galleria d’arte del capoluogo partenopeo. A Napoli, nel contrasto del mercato illecito di beni culturali di provenienza furtiva, su segnalazione della Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, è stata sequestrata, in una casa d’aste, una pala d’altare di scuola napoletana degli inizi del ‘700 raffigurante “Sacra Famiglia”, opera di artista della cerchia di Francesco De Mura, provento del furto commesso nella Chiesa “Madonna del Carmine” di Pomigliano D’Arco, nel Napoletano. Il valore del dipinto è di circa 80mila euro.

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