Terzo giorno di “monnezza” a Cesa. I comunicati e i post non hanno mani, gambe e guanti e i rifiuti sono ancora in bella mostra per le strade del nostro paese. Se, come tutti noi abbiamo letto, il Comune paga la ditta e la ditta ha pagato gli operai, perché ci troviamo in questa situazione? Se tutto doveva essere risolto entro oggi, come mai tutti questi sacchetti sono ancora lì? Chi dice bugie? La gente ha pagato profumatamente ma non sta ricevendo il servizio dovuto. Al contrario, è costretta a convivere con puzze e monnezza fuori le abitazioni. Una condizione indecente, resa ancor più difficile dal caldo di questi giorni. Conoscendo la professionalità ed il buon senso degli operatori, escludiamo che abbiano incrociato le braccia per capriccio o menefreghismo. Non sono pazzi e non sono fannulloni. Tra le altre cose, alcuni di loro, sono nostri compaesani e pagano le tasse come tutti. Di un paese pulito beneficiano anche loro. I cesani meritano rispetto e verità. Le chiacchiere se le porta via il vento, la monnezza no, come si vede e soprattutto si “sente”. Quest’Amministrazione che ultimamente sta “brillando” per assenteismo e poca compattezza, deve assumersi tutta la responsabilità di questa situazione. La gente che paga merita di ricevere risposte e servizi. Gli operatori meritano rispetto. Il Lavoro è Dignità, non è Carità. Ai tanti cittadini che in queste ore si stanno rivolgendo a noi, abbiamo garantito di fare la nostra parte. E la faremo.

 

Cesa C’è.

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