Dopo il terremoto di lunedì il suolo si è abbassato fino a 4 centimetri, in un’area a ridosso di Casamicciola Terme. La rilevazione dei satelliti, elaborata dal Cnr, conferma l’effetto dirompente della scossa e aggiunge benzina sul fuoco delle polemiche relative alla localizzazione dell’epicentro, rivista ieri dall’Ingv dopo i dati dei primi giorni: due chilometri di profondità invece che cinque, e non in mare ma un chilometro a sudovest di Casamicciola. Piovono critiche sul lavoro dell’istituto: in particolare l’ex presidente Enzo Boschi, giudica “inammissibile” sbagliare su elementi come la magnitudo, la direzione del sisma, l’epicentro, e soprattutto la profondità focale del sisma. “Nessun errore”, ribatte il presidente dell’Ingv, Carlo Doglioni, per il quale si è trattato di “un normale affinamento dei dati”, con un’ “analisi rigorosa e veloce”. La questione non ha solo risvolti scientifici: non a caso anche la procura di Napoli pensa alla nomina di un perito geofisico, per accertare cosa abbia causato tanta violenza distruttrice in una zona circoscritta. Colpa dell’abusivismo, di lavori eseguiti male, delle caratteristiche del terremoto e del terreno, o di un mix di cause? In attesa di risposte il vulcanologo napoletano Giuseppe Luongo, che prima dei dati ufficiali dell’Ingv aveva già individuato l’effettiva localizzazione dell’epicentro, ha incontrato a Ischia cittadini e amministratori. “Lo ringraziamo – commenta il consigliere regionale Francesco Borrelli – per aver fatto chiarezza supplendo alla disinformazione scientifica di questi giorni”. Sull’isola si chiede la riattivazione dell’Osservatorio sismologico di Casamicciola, istituito dopo il tremendo terremoto del 1883 e chiuso negli anni ’20. E si chiedono soprattutto interventi rapidi per far fronte all’emergenza: cresce il numero dei cittadini senza casa, un migliaio, e sono nove le scuole inagibili. Si attende il Consiglio dei ministri di martedì 29, che varerà lo stato di emergenza, per capire quali saranno le risorse disponibili. Sul fronte della lotta all’abusivismo cresce intanto la polemica tra esponenti del Governo e il presidente della Regione, Vincenzo De Luca. Il ministro Orlando è tornato a criticare la legge campana rinviata alla Consulta, che consentirebbe l’acquisizione al patrimonio comunale degli immobili da demolire. “Di fatto una sanatoria, e le sanatorie sono pericolose”, secondo il Guardasigilli. Dubbi erano stati espressi nei giorni scorsi anche dal ministro Delrio. Oggi la replica ad alzo zero di De Luca: “Continuano esternazioni e prese di posizione da parte del Governo nazionale all’insegna della demagogia, dell’ignoranza e della mistificazione della realtà”. Lunedì il governatore terrà una conferenza stampa in cui si annunciano le ennesime scintille: “Snideremo tutti gli opportunismi e la cialtroneria di chi, mistificando, pensa di farsi pubblicità gratuita”.
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