Questa mattina, al termine di una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, militari della guardia di finanza del gruppo di Frattamaggiore hanno dato esecuzione a 10 provvedimenti restrittivi della libertà personale, emessi dal Gip del tribunale di Napoli che ha disposto l’applicazione di 6 misure cautelari personali degli arresti domiciliari e 4 misure cautelari dell’obbligo di presentazione alla p.g. nei confronti di soggetti residenti nella provincia napoletana facenti parte di diversi sodalizi criminosi dediti all’illecita attività di contrabbando di tabacchi lavorati esteri con base operativa nei comuni di Afragola, Cardito e Casoria. I soggetti destinatari delle ordinanze sono gravemente indiziati di aver costituito e fatto parte di organizzazioni criminali che hanno gestito per anni, come emerso dalle indagini almeno dal 2013, la vendita di sigarette di contrabbando in alcuni comuni dell’area nord della provincia partenopea. L’indagine è stata coordinata e diretta dalla procura distrettuale partenopea ed ha permesso l’individuazione di una ramificata consorteria criminale gestita da 7 diverse organizzazioni, che hanno operato in situazione di sostanziale monopolio nella minuta vendita di sigarette di contrabbando nei citati comuni e nelle zone limitrofe. Le attività tecniche e i numerosissimi servizi di appostamento e pedinamento hanno consentito l’effettuazione di decine di interventi repressivi e la ricostruzione analitica e puntuale delle responsabilità e dei ruoli ascrivibili ai singoli indagati. In particolare, le fiamme gialle del gruppo di Frattamaggiore, nel corso di numerosi interventi eseguiti nel tempo, hanno ricostruito i flussi di approvvigionamento, scoperto depositi di stoccaggio del t.l.e., controllato i movimenti dei soggetti oggetto di investigazioni ed accertato le modalità operative poste in essere dai contrabbandieri, anche nella fase della minuta vendita. Nel dettaglio, i promotori dei gruppi criminali sono accusati di aver assunto da quel momento il ruolo di capi indiscussi del contrabbando locale facendosi coadiuvare nella loro attività illegale da diversi collaboratori per organizzare i punti di vendita, curare il trasporto delle sigarette e sorvegliare la zona di influenza al fine di eludere eventuali controlli delle forze di polizia. Al loro servizio anche una rete di venditori che hanno assicurato la continuità nella cessione al dettaglio e la capillarità dal punto di vista criminale del controllo dei territori di rispettiva competenza. per contrastare l’attività repressiva posta in essere dalle forze di polizia presenti sul territorio, l’organizzazione ha adottato una serie di cautele ed espedienti tra i quali il cambio continuo dei canali e dei tragitti di rifornimento del prodotto, il frazionamento dei trasporti per rimanere al di sotto dei quantitativi che comportano il sequestro penale e il conseguente arresto, la frequente sostituzione delle autovetture impiegate e delle schede dei cellulari utilizzate per i contatti diretti tra di loro e con i fornitori. Basti pensare che, nel corso delle investigazioni, i militari del gruppo di Frattamaggiore, a riscontro di quanto emergeva da indagini tecniche, hanno operato numerosi sequestri di t.l.e. ed eseguito 10 arresti in fragranza di reato, intercettando diverse consegne di tabacco ed intervenendo a contrasto della minuta vendita in atto, sequestrando complessivamente kg. 51.163,00 di t.l.e., tra sequestrato kg. 2.163,00 e consumato in frode kg. 49.000,00, di cui kg. 393,00 contraffatti; 4 depositi, 4 autoveicoli e 10 cellulari, nonché individuando nel corso delle attività tecniche movimentazioni di danaro contante per euro 1.000.000,00 circa, il tutto per un valore nominale pari a euro 10.000.000,00 e con un’evasione di accise accertata pari a euro 3.200.000,00. Sulla base di tali evidenze il Gip del il tribunale di Napoli ha pertanto disposto gli arresti domiciliari per 6 soggetti e l’obbligo di presentazione alla p.g. per altri 4 appartenenti all’organizzazione criminale. L’attività eseguita testimonia il costante presidio esercitato dal corpo sul territorio e l’efficacia dell’azione posta in essere a salvaguardia delle leggi ed a contrasto di un fenomeno connotato da una forte pericolosità sociale.

Ecco i nomi delle persone raggiunte dai provvedimenti di arresti domiciliari e obbligo di presentazione alla p.g.:
1. DEL PRETE Vincenzo, nato ad Afragola (NA) il 24.11.1963 – arresti domiciliari;
2. CIVILE Emanuele, nato a Napoli il 12.06.1980 – arresti domiciliari;
3. POLITO Carmine, nato a Napoli il 09.11.1982 – arresti domiciliari;
4. ARCIPRETE Salvatore, nato a Napoli il 06.10.1979 – arresti domiciliari;
5. PALMENTIERI Emanuele, nato a Napoli il 04.11.1989 – arresti domiciliari;
6. TAGLIAFERRI Anna Maria, nata a Napoli il 21.04.1968 – arresti domiciliari;
7. PUZIO Luigi, nato ad Acerra (NA) il 26.08.1991 – obbligo di presentazione alla P.G.;
8. PUZIO Pasqualino, nato ad Acerra (NA) il 13/10/1988 – obbligo di presentazione alla P.G.;
9. PALMITANO Bruno, ad Afragola (NA) il 19.01.1975 – obbligo di presentazione alla P.G.;
10.TOMASUOLO Vitale, nato a Napoli il 16.06.1949– obbligo di presentazione alla P.G.;

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