La mamma della bimba di otto mesi morta a Sant’Egidio del Monte Albino, nel Salernitano, per presunti maltrattamenti, ha ribadito al gip quanto aveva già riferito al pm nel corso del precedente interrogatorio. La donna, da venerdì ristretta in carcere a Salerno con l’accusa di omicidio pluriaggravato e maltrattamenti in famiglia in concorso con il marito, quest’oggi è stata sottoposta all’interrogatorio di garanzia. Assistita dall’avvocato Vincenzo Calabrese, la donna ha spiegato al gip del Tribunale di Nocera Inferiore, Luigi Levita la sua versione su quanto accaduto nella notte tra il 21 e 22 giugno nella loro abitazione di Sant’Egidio del Monte Albino. In particolare – stando a quanto si apprende – la donna ha raccontato che quando si è svegliata la figlia era già priva di vita e che si è adoperata immediatamente per chiedere l’intervento dei soccorsi.

La Procura di Nocera Inferiore, però, ritiene che la donna non si sia limitata a coprire il marito (in carcere dallo scorso 23 giugno) ma che sia complice. L’avvocato Calabrese nei prossimi giorni esaminerà gli atti per valutare la possibilità di presentare ricorso al Riesame.

 

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