E’ stato arrestato Nelson Lamberti, il 49enne di origine salernitana residente a Forino, in Irpinia, che ieri pomeriggio ha fatto esplodere tre bombolette di gas da campeggio davanti alla sede della Curia vescovile di Avellino, provocando il ferimento di tre persone. Uno dei feriti, Antonio D’Agostino, 64 anni, ha avuto ustioni di secondo grado ad un braccio e al volto. I sanitari dell’ospedale “Moscati”, dopo le prime cure, hanno deciso il suo trasferimento nel Centro grandi ustioni del “Cardarelli” di Napoli. Le sue condizioni non destano comunque preoccupazione. Lievi escoriazioni al braccio e all’orecchio invece per il vigile urbano Domenico Pironti, 59 anni, e soltanto molto spavento per il direttore della Caritas Diocesana di Avellino, Carlo Mele, che si trovava nei pressi dell’ingresso del palazzo di Piazza della Libertà. Al momento dell’esplosione il vescovo, monsignor Arturo Aiello, aveva appena lasciato il suo appartamento per raggiungere l’auto che lo avrebbe poi accompagnato a Caserta per un programmato impegno pastorale.

Il responsabile dell’attentato dopo essere stato interrogato dal pm, Paola Galdo, è stato trasferito nel carcere di Bellizzi. Secondo quanto è stato ricostruito, il suo gesto sarebbe da mettere in relazione ad un litigio avuto con un operatore del Centro di ascolto “Zaccheo” della Caritas avellinese. Lamberti, disoccupato con problemi di tossicodipendenza che lo avevano già portato in carcere, era spesso ospite della mensa dei poveri della Caritas e periodicamente riceveva aiuti economici dal Comune di Forino. L’uomo ha collocato ad un lato del portone di ingresso del vescovado le bombolette e, dopo averne accesa una, portando al massimo la pressione, ha provocato l’esplosione di una delle tre che aveva posizionato all’interno di una scatola. Ora è accusato di lesioni ma il pm sta valutando anche l’ipotesi, molto più grave, di tentata strage. É quindi fuggito ma è stato bloccato da un giovane che aveva assistito alla scena e da un agente della Polizia municipale in servizio. Numerosi gli attestati di solidarietà giunti a monsignor Aiello da autorità istituzionali e da cittadini.

 

 

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