NAPOLI – “L’aumento retroattivo del bollo auto non contiene elementi di incostituzionalità, ma sicuramente appare illegittimo che chi ha già pagato debba versare una differenza. La richiesta da parte della Regione Campania, quindi, potrebbe spingere molti contribuenti

a fare ricorso alle Commissioni Tributarie per richiederne l’annullamento”. Lo ha detto Bruno Miele, vicepresidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli. “Come in ambito penale, anche nel diritto tributario non si possono inserire elementi di retroattività se con un provvedimento si sfavorisce il contribuente. Bisogna poi considerare come la richiesta della Regione – ha concluso Miele – danneggi non solo chi possiede un’automobile, ma soprattutto chi ha più unità oppure è proprietario di automezzi che rappresentano un bene strumentale in molte attività. Gli esborsi da parte dei contribuenti, quindi, sarebbero rilevanti”.

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