Gli agenti del commissariato di Afragola, diretti dal vicequestore Stefano Iuorio, in un’operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno effettuato un blitz questa notte nel quale è stata data esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, nei confronti di 19 persone, tra affiliati e boss, appartenenti al clan Moccia. Le indagini sono partite nel 2018 quando a San Pietro a Paterno in un agguato era rimasto gravemente ferito Giuseppe Fonzo. Per il tentato omicidio furono arrestati Francesco Carpentieri, Cristian Scognamiglio, Rosario Garzia e Emanuele Angelo Maugeri, tutti del gruppo capeggiato da Tortora. Dalle indagini è emerso come Renato Tortora, con i figli Enrico e Pietro, e la moglie Rosa Mauro, avessero assunto il pieno controllo delle attività criminali a Casoria, pagato affiliati, detenuti e le loro famiglie.
“È un’operazione molto importante perché ha permesso di documentare una pressione estorsiva diffusa nei territori di Casoria ed Afragola, finalizzata tra le altre cose al sostegno ai sodali detenuti, meccanismo tipico delle organizzazioni mafiose. La lotta alla camorra resta la priorità delle priorità”. Questo il commento del questore di Napoli Alessandro Giuliano.
I destinatari del provvedimento sono: Renato Tortora, con i figli Enrico e Pietro, e la moglie Rosa Mauro; Ciro Serrapiglia, Domenico Tuccillo, Domenico Ambrosio, Antonio Spagnoli, Luigi Migliozzi, Lucio Caputo, Gianni Urgherait, Gennaro Ferrara, Vincenzo Cervo, Cristian Scognamiglio, Rosario Garzia, Francesco Carpentieri, Emanuele Angelo Maugeri.