Sabatino Pellegrini, 51enne ritenuto contiguo al clan Mallardo, che lo scorso 8 novembre si era sottratto ad un ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Dda, è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna poiché ritenuto responsabile di estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un imprenditore come pagamento dell’usura attuata da Gennaro Trombarulo, 59enne detenuto, affiliato al clan Mallardo e cognato di Pellegrini, arrestato nel novembre scorso con la convivente Carmela Pellegrini entrambi ritenuti responsabili, tra le altre cose, di usura aggravata. Le indagini, condotte dal Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, e dirette dal Sostituto procuratore Maria Sepe e dal Procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli della Dda partenopea, hanno già portato all’emissione di un fermo di indiziato di delitto e della citata ordinanza dell’8 novembre in cui Trambarulo e la compagna sono stati ritenuti responsabili a vario titolo dei delitti di violenza privata, usura ed estorsione continuate aggravate dal metodo mafioso, ai danni di due imprenditori, operanti nell’hinterland nel settore alimentare e tessile. In tale disegno criminoso Pellegrini, secondo l’accusa, si è prodigato per recuperare i crediti dai soggetti usurati vittime di Gennaro Trombarulo. Il latitante è stato sorpreso al piano terra di una palazzina di Melito di Napoli e alla vista dei militari non ha opposto resistenza. Nel covo sono stati rinvenuti e sequestrati due telefoni cellulari che saranno oggetto di accurate verifiche volte alla ricerche di elementi che confermino le attività illecite dell’arrestato.

 

 

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