Saranno eseguiti martedì 11 e mercoledì 12 febbraio i funerali dei due macchinisti morti nel deragliamento del Frecciarossa nel Lodigiano. Martedì 11 muoveranno le esequie del macchinista Giuseppe Cicciù, a Cologno Monzese, alle ore 15.30, nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe in via Milano. Mentre il giorno dopo a Pioltello dovrebbero tenersi le esequie del casertano Dicuonzo.
Intanto va avanti l’inchiesta per accertare le responsabilità del disastro. La squadra di tecnici, composta da un capo squadra e quattro operai, che devono rispondere di disastro ferroviario colposo per l’incidente in cui hanno perso la vita Giuseppe Cicciù, 52 anni di Reggio Calabria, e Mario Dicuonzo, 59 anni di Capua (macchinista e addetto dello Ferrovie dello Stato che giovedì scorso manovravano il Frecciarossa deragliato a pochi chilometri da Lodi), davanti al pubblico ministero Giulia Aragno hanno ribadito la versione fornita fin dal primo momento, quando sono stati sentiti come testimoni. Tutti gli indagati si difendono dalle accuse e sostengono di aver lasciato lo scambio, su cui hanno eseguito dei lavori di manutenzione fino a un’ora prima dell’impatto, nella posizione corretta e dunque di non riuscire a spiegare perché il deviatoio abbia portato il treno su un binario sbagliato mentre viaggiava a oltre 290 chilometri orari. Questa mattina i consulenti nominati dalla procura di Lodi riceveranno il formale incarico per poter iniziare gli accertamenti irripetibili sul Frecciarossa 9595. I riscontri sono volti ad accertare “la funzionalità dello scambio che ha dato luogo al deragliamento e di tutti i dispositivi ad esso collegati”. Tra i punti fermi dell’inchiesta che vede indagata la squadra di operai c’è che lo scambio era aperto e che il sistema centrale da cui è rimasto scollegato lo ‘riteneva’ invece chiuso. Saranno le indagini tecniche a dare una risposta alla versione fornita dagli operai. Le risposte degli esperti, insieme alla ricostruzione della catena di comando, potrebbero portare a nuovi iscritti nel registro degli indagati.