Nuove disposizioni per limitare i contagi da Coronavirus sono state imposte anche nelle chiese che fanno riferimento al vescovato di Aversa: rimarranno aperte ma con numerose limitazioni per i fedeli fino al prossimo 15 marzo. Le indica nel dettaglio il vescovo Angelo Spinillo, in una nota che integra il comunicato diffuso a livello nazionale dalla Cec. “Carissimi confratelli, carissimi fedeli – scrive monsignor Spinillo – come indicato nel decreto del governo e premesso che si tende solo a far crescere lo spirito comunitario proprio del nostro essere Chiesa attenta alla vita del mondo, si terranno aperte le chiese nelle forme consuete per favorire la preghiera o l’adorazione personale dei singoli fedeli o di piccoli gruppi. Per l’attenzione richiesta in queste circostanze, e per il tempo indicato, rimane sospesa ogni attività di catechesi ai bambini o ai giovani, o che raduni persone senza garantire la minima distanza indicata nel decreto. Si tolga l’acqua dalle acquasantiere e si eviti il segno di pace. Si conservano le celebrazioni liturgiche domenicali avendo l’accortezza di chiedere ai fedeli di rispettare gli spazi opportuni, ricordando le possibilità offerte dai media e comunque ricevendo la comunione sul palmo della mano. Anche per i matrimoni ed i funerali, nelle modalità opportune, si incoraggi solo la partecipazione dei familiari più stretti”. Poi l’invito ai sacerdoti a non escludere nessuno: “Non si neghi la comunione agli anziani o ammalati che la richiedano a casa. Ribadisco – specifica il vescovo – il carattere temporaneo di queste disposizioni e l’auspicio di un rapido e sereno ritorno alla normalità. Affinché tali disposizioni possano essere applicate, saranno i Sacerdoti, sul posto, a gestire al meglio queste indicazioni. Si auspica ancora, come invitano i Vescovi, che queste limitazioni siano osservate con senso di partecipazione e di corresponsabilità per la vita della comunità e della Chiesa, accogliendo ancora con disponibilità le indicazioni che potranno essere date dai parroci”.