Comincia a destare una certa preoccupazione in Campania il numero di medici dei medici contagiati dal Coronavirus, che attualmente sono una ventina. L’ultimo caso riguarda il primario della Neurochirurgia del Cardarelli al quale ieri, dopo aver accusato febbre e spossatezza, è stato effettuato il tampone inviato al Cotugno. Se dovesse risultare positivo al Covid-19 sarebbe il terzo dirigente dell’ospedale a dover assentarsi per almeno due settimane dal posto di lavoro. Ma di camici bianchi ammalati – come racconta Il Mattino – ce ne sono ormai parecchi. Molti in quarantena volontaria domiciliare, come i due infettivologi dell’Università Federico II a cui si sono aggiunti due specializzandi, un altro medico e un primario ginecologo. Infine ci sono quelli ricoverati di cui uno, un cardiologo, da giorni in rianimazione al Cotugno. Per il caso dell’otorino del Santobono, risultato positivo dopo che di sua iniziativa si è rivolto a un centro privato, si è optato per una quarantena prudenziale a domicilio. Un contagiato si registra anche tra i dirigenti medici del Cotugno. Intanto ieri c’è stato anche il problema della mancata consegna di mascherine, che è slittata a dopodomani mentre il manager della Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva è corso ai ripari e non trovandole altrove ha fatto un ordine da 1,5 milioni per gli ausili individuali di protezione in Turchia. Un allarme che è stato ripreso anche dal presidente De Luca: “Abbiamo 6 medici positivi alla Federico II – ha detto il governatore – la situazione rischia di aggravarsi nei prossimi giorni e c’è un evidente sovraccarico di lavoro per medici, infermieri e personale amministrativo”. Tra i medici in quarantena ce n’è uno anche al Fatebenefratelli di via Manzoni che da sabato scorso è in isolamento domiciliare volontario ma non risulta contagiato in ospedale. Non sono esenti dai problemi i medici del 118: in quarantena ce ne sono 3, a cui si aggiungono altri due in malattia.

 

 

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