«Chiuda anche le scuole superiori, evitando con l’apertura uno scenario post-apocalittico». È quanto scrivono gli studenti dell’istituto superiore polispecialistico De Liguori di Acerra, in una mail indirizzata al sindaco Raffaele Lettieri, sottolineando di aver effettuato uno screening sulla platea scolastica per capire quanti ragazzi attualmente risultano contagiati dal Covid, e quanti saranno costretti lunedì a restare a casa in quarantena per la presenza di un positivo in famiglia. Gli studenti, tramite i loro rappresentanti nella consulta provinciale, hanno spiegato al sindaco che «La media dei contagiati è 4 per classe, ovviamente quelli certi – scrivono – i positivi, su una platea di 1200 studenti, sono più di 200, e di più sono i ragazzi che, con un parente positivo in casa, saranno costretti a seguire le lezioni da remoto». I rappresentanti della consulta provinciale, sottolineano che la platea studentesca è destinata «a dimezzarsi ancora di più, poiché con l’imminente riapertura l’unico destino che spetta sarà nient’altro che questo, e ciò che le stiamo descrivendo, paragonabile ad uno scenario post-apocalittico, può essere evitato. Ciò che le proponiamo noi – aggiungono – a nome di una scuola intera, i cui ragazzi frequentanti sono appoggiati in questo pensiero anche dalle loro famiglie, è di chiudere le scuole superiori, com’è successo in altri comuni della provincia di Napoli e a noi limitrofi, come quello di Pomigliano d’Arco, dove molti ragazzi di Acerra frequentano la scuola». Molti i sindaci, infatti, che nelle ultime ore stanno firmando ordinanze di sospensione delle attività scolastiche in presenza per ogni ordine e grado, superando l’annunciata ordinanza regionale con la quale resteranno sospese le lezioni in presenza per gli studenti fino alle medie inferiori di primo grado. A Pomigliano d’Arco, dove si spostano molti studenti dei comuni dell’area, il sindaco Gianluca Del Mastro ha sospeso le attività in presenza per tutti fino al 22 gennaio, così come il sindaco di Nola, Gaetano Minieri.
«Non tutti possono permettersi di infettarsi di covid – proseguono gli studenti – sarebbe un grande danno economico come per le famiglie proprietarie di piccole imprese, e salutare per chi vive coi propri parenti anziani, e la scuola, in quanto istituzione pubblica, dovrebbe tutelare certi aspetti, e lei, in quanto sindaco, ha tutto il potere di farlo. In quanto sindaco ha il potere e l’obbligo di rappresentare le scelte dei suoi concittadini – concludono – gli stessi che hanno scelto di eleggerla affidandosi a lei, e noi ora ci affidiamo a lei in questo grande periodo di crisi sanitaria, nella speranza che possa ascoltare il nostro appello di chiudere anche le scuole superiori, e dunque stabilire la Dad».