Dal dicembre 2011 al marzo 2012 il compartimento Polizia postale e delle comunicazioni di Reggio Calabria, diretto da Pasquale Trocino, ha svolto una vasta operazione contro la pedofilia su internet che ha portato a 90 perquisizioni eseguite in 83 citta’ italiane e cinque arresti, tre in Campania e due in Emilia Romagna.
Gli arresti sono stati eseguiti in flagranza perche’ e’ stata accertata la detenzione di migliaia di file, tra immagini e video, di natura pedopornografica. Dei cinque arrestati, tutti uomini, tre risultano stabilmente impiegati, un artigiano, ed un libero professionista, nel ramo dell’informatica. L’attivita’ investigativa svolta dalla polizia delle comunicazioni nasce da un’attivita’ di iniziativa grazie al monitoraggio della rete internet da parte degli specialisti in servizio al compartimento della Polizia che, operando sotto copertura, attraverso canali di file shiring, hanno individuato una rete di pedofili dediti alla cessione e allo scambio di materiale ad hoc, raffigurante lo sfruttamento sessuale dei minori. L’operazione viene infatti denominata ”King pass”, una parola utilizzata negli ambienti di scambio di materiale pedopornografico proprio per indicare i file dal contenuto vietato e sono stati tre agenti del compartimento di Reggio Calabria della Polizia che hanno svolto un’attivita’ sotto copertura, si sono inseriti nelle reti di file shiring e hanno potuto scoprire quanti mettevano gli stessi file in condivisione. Nell’ambito delle indagini il pubblico ministero di Reggio Calabria, Matteo Centini, ha disposto le perquisizioni proprio per confermare quanto scoperto con l’attivita’ sotto copertura e per reperire ulteriori fonti di prova. Nel corso dell’operazione, che ha coinvolto circa un centinaio di agenti della polizia delle comunicazioni nelle varie regioni interessate, sono stati perquisiti uffici e imprese private, sequestrati diverse centinaia tra computer, hard disk, pen drive, supporti ottici sui quali sono ora in corso gli accertamenti della polizia giudiziaria.