Aveva autorizzato un numero anomalo di ordinativi di pagamento nel periodo tra il 2004 al 2011, tutte pratiche per parenti ed amici, approfittando del suo posto di impiegata dell’Inps. Per questo motivo la guardia di Finanza di Colleferro, vicino Roma, ha deciso di indagare scoprendo una frode di oltre un milione di euro nei confronti dell’istituto nazionale di previdenza.

Trenta le persone denunciate e decine le perquisizioni domiciliari effettuate tra Lazio e Toscana nelle abitazioni di dipendenti dell’Inps e di soggetti che avrebbero indebitamente percepito trattamenti previdenziali. L’indagine e’ stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Velletri. Le verifiche erano scattate da Colleferro: gli accertamenti delle fiamme gialle avevano preso il via da una dipendente della sede locale Inps, che aveva destato forti sospetti dopo aver autorizzato un gran numero di ordinativi di pagamento nel periodo tra il 2004 al 2011. Dalle verifiche e’ emerso che, dopo aver inserito i dati degli indebiti beneficiari nel sistema informativo dell’Inps, l’impiegata con un semplice clic sul mouse del proprio pc avrebbe determinato l’erogazione dei trattamenti previdenziali gestiti dall’Inps, che affluivano direttamente nei conti correnti e nelle tasche di amici e conoscenti. Il tutto a fronte, nella maggior parte dei casi, di lauti compensi. Al vaglio della magistratura ora c’e’ anche la posizione di altri dipendenti dell’istituto previdenziale, che avrebbero omesso di esercitare i necessari controlli sulle procedure utilizzate. La gdf ha chiesto il sequestro di beni patrimoniali intestati agli indagati per la successiva confisca.

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