La maggioranza di governo difende il cammino dell’autonomia differenziata e agli attacchi del Pd replica contestando agli avversari un pregiudizio ideologico che punterebbe soltanto a fare della riforma un punto di confronto nella road map congressuale. Dal canto suo, il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, ospite del Caffè della domenica di Maria Latella su Radio 24, lo dice chiaro e tondo: «Vedo dei timori ideologici nei confronti del testo sull’autonomia differenziata fermo restando che i 120 sindaci che hanno scritto al presidente Mattarella rappresentano una percentuale molto bassa rispetto a tutti i sindaci italiani». E puntualizza: «Non ho mai inteso dividere il Paese, né favorire Regioni che già viaggiano a velocità diversa rispetto alle aree più deboli dell’Italia, il mio auspicio è che tutti aumentino la velocità: il nord che con l’autonomia può accelerare e un sud che finalmente si avvicini alla velocità del nord. In questo modo cresce tutto il Paese». D’altronde, ricorda il ministro, che se si rispettano alcuni paletti anche nel centrosinistra in Parlamento la riforma potrà trovare una sonda convinta. E spiega: «Anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, così come altri esponenti Pd è favorevole alla mia riforma sull’autonomia differenziata. Il confronto con De Luca è iniziato in maniera aspra, lui richiede l’inserimento di determinati requisiti nel testo e se questi saranno presenti si è dichiarato favorevole», aggiunge. E Calderoli conclude: «De Luca ha ben chiaro cosa vorrebbe dire avere un’autonomia rispetto a determinati vincoli statali che gli impediscono di governare, diversamente da altri governatori che ne stanno facendo una battaglia congressuale». Stessa musica dal coordinatore regionale della Lega Campania Valentino Grant, che derubrica le critiche delle opposizioni a mere trame in vista del congresso: «È davvero penoso, oltre che poco originale, l’espediente a cui fa ricorso l’ex ministro Boccia, il quale attacca il centrodestra e la Lega sul progetto di autonomia differenziata per alimentare la faida congressuale in atto nel Pd». Per sostenere il proprio ragionamento Grant ricorda l’incontro a Napoli avvenuto con il governatore e argomenta: «Non è mio costume fare sciacallaggio sul travaglio interno dei partiti avversari, ma credo che Boccia farebbe bene a regolare i conti del Pd e ad affrontare la gigantesca questione morale che lo travolge, senza spostare il tiro all’esterno, con l’utilizzo di temi che, al contrario, richiederebbero serietà e alto senso di responsabilità. Anche perché – aggiunge Grant – se proprio il commissario del Pd campano volesse disquisire di autonomia differenziata senza buttarla in caciara, dovrebbe riconoscere che il ministro Calderoli, meno di un mese fa, proprio a Napoli, ha incontrato il governatore De Luca. In quell’occasione, partendo proprio dalla proposta che il presidente della giunta regionale della Campania presentò anni addietro al governo centrale in tema regionalismo, è stata trovata un’ampia convergenza strategica, sulla quale si sta lavorando per portare in porto la riforma che, è bene sottolinearlo, è rafforzativa dell’unità nazionale e non già divisiva».
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