Il governatore della regione Campania, Vincenzo De Luca, presente all’anniversario dei 150 anni del Dipartimento della Facoltà di Agraria della Federico II, ha affrontato temi caldi che interessano il territorio regionale, come l’autonomia differenziata e la tutela delle produzioni locali. Assente per impegni istituzionali, il deputato del territorio, il Capogruppo M5S della Commissione Agricoltura, l’On. Caramiello, contesta al governatore le dichiarazioni fatte sulla brucellosi. “De Luca parla di brucellosi omettendo la realtà dei numeri che ha decretato la bocciatura del programma regionale capace solo di sterminare 140 mila capi sul sospetto d’infezione poi rivelatosi infondato nel 99% dei casi – ribadisce Alessandro Caramiello, Capogruppo della commissione Agricoltura alla Camera dei deputati -. Questo sterminio non ha favorito gli allevatori, non ha migliorato la qualità del latte, anzi ne ha compromesso l’eterogeneità ottenuta nei vari territori di allevamento azzerando quindi la selezione genetica avvenuta negli anni, ed ha invece favorito altri interessi che stanno dietro al mercato delle bufale e della loro carne.”

Alessandro Caramiello

L’Onorevole Caramiello non usa mezzi termini e contesta “le accuse” agli allevatori sull’intensità degli allevamenti sollevate dal governatore. “Scaricare le responsabilità sugli allevatori che contestano l’azione stragista compiuta a discapito dei bovini, è ingiusto ed inaccettabile – ribadisce -. Dietro al sospetto di brucellosi, che colpisce per la stragrande maggioranza la zona casertana, si nascondono altri che ci guadagnano, nella vendita di giovani bufale utili a rimpiazzare quelle ammazzate e nell’interesse economico verso la carne di questi esemplari macellati”. Nell’ultima Legge di Bilancio, grazie a un suo emendamento, sono stati disposti 2 milioni di euro di risarcimento per gli allevatori colpiti da questa strage di capi, prossimo obiettivo fare chiarezza sulle reali ragioni che stanno dietro ad un programma dichiarato fallimentare dai numeri stessi. “A Bruxelles in presenza della Commissione Europea e di diversi delegati del mondo bufalino, non c’era nessun delegato della regione Campania a difesa del territorio, ci sfugge quindi quale sia stato l’impegno reale e concreto del governatore per gli allevatori che hanno perso centinaia di bovini per una sospetta infezione. Si parla di abbattimenti come se si stesse parlando di numeri al lotto, dimenticando che ogni animale ucciso senza la certezza e fondatezza della scelta definitiva, è pur sempre un essere vivente al quale si toglie la vita. Migliorare le condizioni di vita di questi animali, – conclude l’onorevole Alessandro Caramiello – è un obiettivo in primis degli stessi allevatori che con queste bufale, ci guadagnano ma soprattutto ci vivono tutti i giorni”. La questione brucellosi è tutt’altro che risolta e nasconde probabilmente altri interessi lontani dalla volontà di una soluzione definitiva.

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