E’ stato depositato oggi dai pm di Napoli nel corso di un’udienza davanti al Tribunale del Riesame la cartella con l’intestazione ‘The Family’ sequestrata nei giorni scorsi a Roma nella cassaforte dell’ex tesoriere della Lega, Francesco Belsito. A quanto si è appreso tra i documenti figurano anche i pagamenti per le multe di Renzo Bossi, spese sanitarie affrontate per Sirio Bossi nonché le spese relative a lavori di ristrutturazione della casa del leader della Lega a Gemonio. L’intestazione in grassetto è “The Family”, più sotto i nomi Umberto Sirio Renzo e un solo cognome, quello di Bossi.
E’ la prima pagina del fascicolo in cui sono annoverate le spese sostenute dalla Lega Nord per i familiari del leader del Carroccio e che è stato sequestrato nei giorni scorsi dai carabinieri del Noe a Roma nella cassaforte dell’ex tesoriere Francesco Belsito. Nella cartella sono contenute, tra l’altro, ricevute, verbali di contravvenzioni al codice della strada, fatture per prestazioni sanitarie, documenti relativi all’intestazione di autovetture, oltre ad annotazioni per i lavori eseguiti nell’abitazione di Gemonio e per il pagamento della polizza assicurativa per la casa. Una parte consistente della documentazione – depositata oggi agli atti del Tribunale del Riesame di Napoli e trasmessa anche al procuratore regionale della Corte dei Conti – è rappresentata dalle multe contestate a Renzo Bossi. Ecco, a titolo di esempio, alcuni contenuti dei documenti della cartella. Il 18 ottobre 2010 la polizia municipale di Bologna contesta una multa a Renzo Bossi rilevando con il sistema Sirio una violazione alle norme del codice della strada.
A penna sulla multa è aggiunta l’annotazione “FESTA LEGA NORD BOLOGNA” e la somma pagata (“78 + 88,80 = 166,80). Un altro verbale riguarda un’infrazione avvenuta il 28 settembre 2010 e rilevata dalla polizia municipale di Modena per aver violato il divieto di accesso nel centro storico. Anche qui ci sono annotazioni: “DOTT PANINI ROSI MAURO ANGELO ALESSANDRI” e poi MODENA E 74,00 + 91,00 = 165,00. La polizia municipale di Milano il 15 novembre 2010 contesta a Renzo Bossi una multa per sosta sul marciapiede in viale Campania. L’appunto scritto a mano è : 78,00 + 92,00 = 170,00. C’é poi una notifica di un verbale della polizia stradale di Rovigo, con decurtazione di punti sulla patente, per un’infrazione riguardante i limiti di velocità sull’autostrada Bologna-Padova (l’annotazione è: FESTA LEGA NORD FERRARA). Il Trota non “sfugge” neppure alla polizia stradale di Vicenza l’11 ottobre 2010 sull’autostrada Torino-Trieste, né a quella di Padova l’11 settembre 2010 (qui c’é l’annotazione FESTA LEGA NORD FERRARA).
“Cartellina UMBERTO”. Così è denominato un fascicolo contenuto all’interno della cartella The Family trovata nella cassaforte dell’ex tesoriere della Lega Francesco Belsito nel suo ufficio alla Camera e ora agli atti dei magistrati che conducono l’inchiesta sui conti della Lega. La scritta è vergata a mano, con un pennarello o una matita. Nella cartellina, documenti relativa a bonifici ed estratti conto bancari di Umberto Bossi e delle moglie, oltre alla rendicontazione di spese mediche,come quelle del dentista.
Una parte dei documenti contenuti nella cartella “The Family” sequestrata nei giorni scorsi dai carabinieri nella cassaforte di Francesco Belsito, ex tesoriere della Lega, è rappresentata da fatture e bonifici per spese mediche. C’é, tra l’altro, un bonifico di 9901,62 euro partito dal conto della Lega Nord presso la filiale di Roma del Banco di Napoli a favore degli Istituti di ricovero e cura dove è stato operato Sirio, figlio del leader della Lega Umberto Bossi. Nel fascicolo ci sono anche le fatture e la documentazione emessa dalla clinica. Tra i documenti vi è anche la fattura emessa dal dentista di Umberto Bossi per un importo di 1500 euro. Adopera la carta intestata della Presidenza del Consiglio – all’epoca Francesco Belsito era sottosegretario a Palazzo Chigi – per trasmettere a un consulente l’elenco delle multe contestate a Renzo Bossi. Uno dei documenti sequestrati nella cassaforte dell’ex tesoriere è rappresentato da una missiva che la collaboratrice di Belsito, Tiziana Vivian, trasmette al dott. Marabiso, che in un altro documento ora agli atti degli investigatori risulta consulente del lavoro e revisore contabile. “Come d’accordi con il sottosegretario Belsito, si inviano i documenti allegati”, scrive Vivian il 14 luglio dello scorso anno. C’é poi l’ “elenco multe da pagare” ovvero quattro verbali di contravvenzioni elevate dai vigili urbani di Bologna, Modena e Milano per un totale di 674,53 euro. Un bonifico da 779,38 euro per il pagamento della polizza sulla casa di Bossi diretto a una compagnia assicurativa e che ha come ordinante la Lega Nord. E’ uno dei documenti che si trova inserito nella cartella The Family, trovata nella cassaforte dell’ex tesoriere della Lega Francesco Belsito. Il fax con conferma di pagamento partì dalla segreteria particolare dello stesso Belsito, all’epoca Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tra le carte si trova prima una richiesta di pagamento da parte della compagnia assicurativa datata 10 dicembre 2010 con una richiesta di conferma dell’avvenuto bonifico. Segue il bonifico datato 20 dicembre, per un importo di 779,38 euro, fatto presso la Banca Popolare di Vicenza su un contro del Banco di Desio e Brianza: qui è indicato come ordinante la Lega Nord. Infine, il 22 dicembre viene inoltrata via fax alla compagnia assicurativa la conferma di pagamento, che parte dalla segreteria particolare del sottosegretario alla presidenza del Consiglio del Ministri, Belsito.