”Ho alzato l’arma e gli ho sparato in testa. Qualcuno si fingeva morto, per questo gli davo il colpo di grazia”. Cosi’ Anders Behring Breivik ha raccontato senza emozioni, davanti al tribunale di Oslo, come ha ucciso 69 persone sull’isola di Utoya lo scorso luglio.
”Ero quasi terrorizzato. Non avevo veramente voglia di farlo”, ha detto raccontando il suo arrivo sull’isola, vestito da poliziotto e pesantemente armato. Poco dopo, ha sparato i primi colpi d’arma da fuoco uccidendo il vigilante, un poliziotto che non era in servizio, e il capo del campo dei giovani laburisti che era in corso sull’isola, Monica Bosei. Prima di recarsi a Utoya, Breivik aveva ucciso altre otto persone nel centro di Oslo facendo esplodere una bomba.