A distanza 17 anni dall’approvazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, “ancora numerosi sono gli ostacoli all’esercizio di diritti fondamentali in ambito sociale, politico, lavorativo ed economico”. Lo dice il capo dello Stato Sergio Mattarella in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità. “La superficialità – prosegue – con cui si utilizzano sui ‘social media’ espressioni che offendono la sofferenza di tante persone e famiglie che si ritrovano sempre più da sole a dover combattere il fenomeno dell’esclusione sociale, è inaccettabile”. “Nel nostro Paese – prosegue il presidente – le famiglie rappresentano, da sempre, il principale sostegno per le persone con disabilità, impegnate in sfibranti battaglie per cercare di sopperire alle carenze assistenziali e sociali a cui i loro cari sono esposti. Abbiamo il dovere di riconoscere l’enorme valore di coloro che si prendono cura dei propri cari, trovandosi spesso a dover rinunciare al lavoro, alle proprie aspirazioni”. “È necessario – aggiunge – cambiare la prospettiva con cui si guarda alla disabilità, superando pregiudizi e stereotipi di cui milioni di persone sono ancora vittime. Si tratta di persone sulle cui potenzialità dobbiamo investire perché le loro abilità, la loro resilienza, creatività e forza di volontà sono una risorsa per tutti noi”. “Le persone con disabilità – conclude – chiedono di poter vivere in modo indipendente. Di andare a scuola, lavorare, divertirsi. Semplicemente di poter vivere con dignità esercitando i propri diritti. È una questione che riguarda ciascuno di noi, personalmente e come comunità, per contribuire a costruire un presente più inclusivo e accessibile a tutti”.