“Alle prossime elezioni europee dimostreremo chi siamo e quanti siamo, a costo di essere da soli, per poi costruire una famiglia, una comunità un cambiamento che non è pettinarsi allo specchio, ma nel profondo: parte da famiglia, imprese, comunità locali, diritto alla mobilità”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini, in collegamento con l’inaugurazione della nona edizione nazionale della Scuola politica della Lega. “La storia ci darà ragione, la Lega porterà il cambiamento in Italia e in Europa, per portare al centro l’umano, non il singolo consumatore alla mercé del primo televenditore. L’Europa la cambiamo, finalmente con una maggioranza di centrodestra, senza socialisti, servi del politicamente corretto, dell’immigrazione senza limiti, dell’islamizzazione, dello sradicamento culturale, è possibile – aggiunge – Populista e sovranista per me sono due medaglie, perché noi rispondiamo solo ai cittadini italiani, i nostri dante causa”, ha proseguito il segretario della lega. “L’ 8 e 9 giugno c’è un appuntamento con la storia, un cambiamento vero, non finto, è assolutamente possibile: non ci avranno, non prevarranno, è questione di tempo, possono volerci mesi, anni, decenni, ma la storia lo insegna. Galileo Galilei aveva ragione, fu processato, incarcerato, gli fu chiesto di fare abiura, ma chi ha ragione non abiura, non lascia che vincano gli altri”. “Sul Corriere della Sera ci sono attacchi quotidiani, polemiche, invenzioni, retroscena inventati, virgolettati inventati sulla Lega, su Matteo Salvini, su quelli che cercano di prendere per mano l’Italia”, ha aggiunto. “Non siamo in vendita. Lo dico a chi spia dai buco della serratura uomini e donne della Lega cercando di metterci in difficoltà. Non siamo in vendita, siamo uomini e donne liberi, di cuore: l’Europa la cambiamo”, ha evidenziato Salvini. “Anche a te Armando – aggiunge il segretario leghista rivolgendosi ad Armando Siri – ne hanno fatte di cotte e di crude. Come a me, a chi è vicino a me. Ci fermano? No. Mi fanno pensare, mi danno forza, energia, non mi toglieranno il sorriso e soprattutto la libertà”. “Non saremo un paese compiutamente libero, democratico, moderno e sviluppato senza una profonda, necessaria, giusta, condivisa e urgente riforma della giustizia”, ha dichiarato Salvini. “Separazione della carriere – aggiunge il leader leghista -, e chi sbaglia paga, responsabilità anche personale di coloro che amministrano da sera a mattina la libertà di uomini e donne: se sbagliano, come qualsiasi altro lavoratore, devono pagare le conseguenze del loro drammatico errore”. “L’Italia ha bisogno di riforme, l’Autonomia non è un punto di arrivo ma di partenza per trasformare l’Italia in un Paese moderno, efficiente, responsabile e federale: elezione diretta del presidente del Consiglio, stabilità dei governi e poteri delegati agli enti locali, significa competizione in senso positivo, non è una parolaccia”, ha detto Salvini. “Il 6 politico non ha portato a uno sviluppo equilibrato, il merito e la bravura contano – aggiunge il segretario della Lega -. Un ente pubblico deve mettere tutti nelle stesse condizioni di partenza, senza fingere che uno valga uno, altrimenti fai la fine di un Toninelli qualunque”. “Vi pare normale dibattere sul fatto che bisogna andare a 29 all’ora per ideologia, inquinando di più, consumando di più, togliendo tempo a famiglia e lavoro? Tutto per questa ideologia dell’annullamento”, ha dichiarato Salvini

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