Parere favorevole del Comitato per la valutazione dei medicinali per uso umano (Chmp) dell’Ema (European Medicines Agency) all’immissione in commercio del farmaco dapagliflozin, nato dalla ricerca congiunta di Bristol-Myers Squibb e AstraZeneca, come terapia per il trattamento del diabete di tipo 2 in aggiunta alla dieta e all’esercizio, in associazione con altri farmaci ipoglicemizzanti, inclusa l’insulina, e come monoterapia nei pazienti con intolleranza alla metformina.
Dapagliflozin – informa una nota – e’ un inibitore selettivo e reversibile del cotrasportatore di sodio-glucosio di tipo 2 (Sglt2), che agisce in modo indipendente dall’insulina. E’ il primo di una nuova classe di inibitori Sglt2 a ottenere un parere positivo del Chmp per il trattamento del diabete di tipo 2, patologia dove i bisogni terapeutici sono ancora insoddisfatti. “Accogliamo con viva soddisfazione la notizia che il Chmp si e’ espresso positivamente sul profilo rischio/beneficio di dapagliflozin, una molecola innovativa, che fa parte di una nuova classe di farmaci per il trattamento del diabete di tipo 2, condizione dove sono tuttora numerosi i bisogni insoddisfatti”, ha dichiarato Giovan Battista Leproux, Executive Medical Director di Bristol-Myers Squibb.