L’accordo tra Emma Bonino e Matteo Renzi è fatto: la lista “Stati Uniti d’Europa” correrà alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno. Sfondo azzurro e giallo, sotto i simboli di +Europa, Italia Viva, Partito Socialista Italiano, Libdem e Volt. Insomma sembra tutto fatto, con l’obietttivo di superare la soglia del 4%, ma ci sono alcuni nodi importanti da sciogliere. Il senatore Davide Faraone ha detto che “come confermato nel corso di un colloquio, Totò Cuffaro non si candiderà e la Democrazia Cristiana non è e non sarà al tavolo della Lista Stati Uniti d’Europa. Lo ha spiegato autorevolmente Emma Bonino, lo confermo anche io. Spero che adesso possiamo interrompere le chiacchiere dei professionisti delle polemiche e metterci a lavorare per il Futuro dell’Europa”. Rottura anche con Clemente Mastella, il sindaco di Benevento e già Ministro della Giustizia, in trattative con Renzi ed in riavvicinamento nel Fronte della Libertà di Cateno De Luca. Lella Paita, capogruppo di Italia viva, rimarca: “La lista Stati Uniti d’Europa si farà. Chi oggi sta cercando di farla saltare con motivazioni risibili tra due settimane ci chiederà di farne parte”, un chiaro riferimento alle dichiarazioni degli esponenti di Azione, ma anche di Federico Pizzarotti, il presidente di +Europa, sempre più isolato, che spinge per un accordo con il partito di Calenda.

Mario De Michele

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