Hamas accetta la risoluzione di cessate il fuoco votata ieri dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ed è pronta a negoziare i dettagli: lo ha detto alla Reuters Sami Abu Zuhri, alto funzionario di Hamas, aggiungendo che spetta a Washington garantire che Israele la rispetti. “L’amministrazione statunitense sta affrontando una vera e propria prova per portare a termine i suoi impegni nel costringere l’occupazione a porre immediatamente fine alla guerra in attuazione della risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”, ha aggiunto Zuhri. Gli Stati Uniti concederanno 404 milioni di dollari in aiuti di assistenza umanitaria ai palestinesi. Lo ha annunciato il segretario di stato Antony Blinken nel corso di una conferenza stampa in Giordania. “Alcuni hanno espresso grande preoccupazione per la sofferenza dei palestinesi a Gaza, inclusi paesi che potrebbero donare molto” ma che hanno dato “poco o nulla”, ha sottolineato Blinken. “Israele non metterà fine alla guerra prima di aver raggiunto tutti i suoi obiettivi di guerra: distruggere le capacità militari e di governo di Hamas, liberare tutti gli ostaggi e garantire che Gaza non rappresenti una minaccia per Israele in futuro. La proposta presentata consente a Israele di raggiungere questi obiettivi, e Israele lo farà”. Lo ha detto un alto funzionario israeliano, coperto da anonimato, in una nota. Centinaia di genitori di soldati israeliani impegnati a Gaza chiedono ai loro figli di “deporre le armi e tornare a casa” in una lettera al ministro della Difesa Yoav Gallant e al capo di stato maggiore delle forze armate Herzi Halevi Nella lettera aperta – scrive Haaretz – criticano anche la decisione della Knesset di approvare la legge che esonera gli uomini ultraortodossi dal servizio militare, e hanno scritto che non sosterranno più la campagna militare a Gaza. L’Onu ha affermato di essere “profondamente scioccato” dall'”impatto sui civili” dell’operazione militare condotta sabato scorso da Israele a Nuseirat per la liberazione di quattro ostaggi in mano ad Hamas. Le Nazioni Unite si sono dette inoltre “profondamente angosciate” dal fatto che i gruppi armati palestinesi “detengano ancora numerosi ostaggi”. Nell’operazione sono stati uccisi più di 270 palestinesi, compresi donne e bambini, oltre a un militare israeliano. Nell’operazione sono rimaste ferite anche 400 persone.