Gli esponenti della minoranza e il sindaco Enzo Guida

Un fondo comunale di 100mila euro a sostegno delle “attività commerciali, artigianali e agricole di prossimità, contro la logica del profitto della grande distribuzione”. Ginotto De Angelis, Raffaele Bencivenga, Maria Oliva e Maria Rosaria Guarino hanno presentato una mozione da discutere nella prima seduta utile del civico consesso. La lodevole iniziativa dei consiglieri comunali nasce dalla necessità di tutelare i piccoli commercianti che sicuramente subiranno ripercussioni economiche negative dalla nascita del Conad in via Martiri Atellani. Gli esponenti della minoranza, che finalmente si pongono in modo antagonistico rispetto al sindaco Enzo Guida e alla sua maggioranza, chiedono l’introduzione di “un nuovo piano del commercio per ridisegnare lo sviluppo economico locale” e l’appostamento in bilancio di “contributi comunali per il sostegno e l’avvio delle attività commerciali, artigianali e agricole attraverso l’istituzione di un fondo comunale di 100.000 euro”. De Angelis, Bencivenga, Oliva e Guarino indicano le modalità di assegnazione dei finanziamenti comunali. “Per l’avvio di nuove attività economiche si deve prevedere la concessione di un contributo in conto capitale, a copertura fino all’80% dell’investimento e per un importo massimo di 10.000 euro per ogni iniziativa ammissibile; la creazione di un avviso rivolto solo a quelle attività economiche che intendono dare avvio e continuità all’attività commerciale, artigianale o agricola attraverso un’unità operativa ubicata nel territorio del Comune di Cesa e con attenzione alle “botteghe” del centro storico”. Non solo. I quattro consiglieri sollecitano l’adozione di un “piano di sostegno all’economia di vicinato con la costituzione di un elenco comunale e prevedendo la possibilità di utilizzare i buoni spesa erogati dal Comune alle famiglie all’interno dei negozi di vicinato con condizioni premiali”. La mozione prevede anche “una riduzione/azzeramento dei tributi locali sugli esercizi commerciali, con possibilità di ristoro per l’Ente con le risorse nazionali” e l’incentivazione dei “fitti dei locali anche calmierando i canoni”. Insomma, bisogna “pianificare un tavolo permanente di lavoro con programma triennale per l’economia di prossimità attraverso bandi e progetti per negozi e botteghe finanziando l’apertura o l’ammodernamento di micro e piccole attività economiche con vetrina su strada”. I consiglieri De Angelis, Bencivenga, Oliva e Guarino sottolineano che è “indispensabile stare vicini ai commercianti, agli artigiani a chi ha attività economiche nel nostro Comune e redigere un progetto Commercio per salvaguardare le realtà produttive locali”. Una proposta economica seria che va nella direzione opposta a quella di Guida e company. La maggioranza infatti ha intrapreso la strada dei centri commerciali, a discapito delle piccole imprese locali. Come detto, la mozione di De Angelis, Bencivenga, Oliva e Guarino sarà discussa in assise. Su questa tematica sarà difficile trovare “convergenze parallele” o sventolare proclami vuoti e meramente propagandistici. O si sta con il piccolo commercio locale oppure si punta sulla grande distribuzione. L’amministrazione Guida ha già detto chiaramente da che parte sta. Ora tocca alla minoranza stanarla. Se sarà istituito un fondo comunale di 100mila euro per i commercianti di Cesa ci sarà vera condivisione, altrimenti saranno chiacchiere. Da segnalare che Bencivenga, dopo la tirata di orecchie del coordinatore provinciale dei 5 Stelle Giuseppe Buompane e il contestuale “niet” all’accordo con la maggioranza (clicca qui), ha rispolverato una proposta avanzata dall’opposizione tramite interpellanza. Il portavoce pentastellato ha ritrovato la retta via o è un altro atto del gioco tra le parti con Guida? Lo scopriremo quando si alzerà il sipario del consiglio comunale.

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