I numeri restano in bilico e la maggioranza opta per la scheda bianca, “per l’ultima volta”, come affermano i capigruppo del centrodestra di Camera e Senato. Nell’Aula di Montecitorio è in corso la votazione per l’eleggere il giudice della Corte costituzionale. Servono 363 sì per far eleggere Francesco Saverio Marini, consigliere giuridico della presidenza del Consiglio voluto da Giorgia Meloni. Il centrodestra, alle prese con il pallottoliere, decide di evitare la conta. Le opposizioni si uniscono, “ci siamo sentiti e coordinati”, ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, “non partecipiamo a una forzatura della maggioranza. Compatti li abbiamo fermati, ora dialogo”, ha affermato.

“L’opposizione dice di no a tutto, non hanno partecipato neanche alle nomine per la Rai, a cui le stesse opposizioni hanno diritto. Non è un problema di metodo o di merito, ma di che tipo di opposizione si vuole fare. Per eleggere i giudici della Corte serve la collaborazione di una parte dell’opposizione, immagino che la prossima volta la Schlein e gli ultrà del no continueranno a dire di no anche se presentassimo Madre Teresa di Calcutta – ha detto Matteo Salvini intervenendo a Start su SkyTg24 – Conto che nell’opposizione ci sia qualcuno di più vicino a quella che è l’esigenza per il Paese. Schlein rimarrà fuori e qualcun altro – ha aggiunto il vicepremier e leader della Lega – aiuterà il Paese a fare quello che si deve fare”.

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