CAPRI – Un anno di reclusione con pena sospesa: questa la sentenza emessa nei confronti di Luca Cordero di Montezemolo e dell’amministratore della Fisvi, Francesco Saverio Grazioli, per i lavori eseguiti nella villa di Anacapri, residenza estiva del presidente della Ferrari. Entrambi sono stati assolti per l’accusa di falso ideologico.

La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico della sezione staccata di Capri, Alessandra Cataldi, dopo oltre un’ora di Camera di Consiglio.

La sentenza accoglie in buona parte la richiesta del pm, Milena Cortegiano, che aveva chiesto la condanna ad un anno e tre mesi per Montezemolo e Grazioli per abuso edilizio e falso ideologico. Al termine del processo, al quale ha presenziato solo Grazioli, (Montezemolo non ha mai preso parte alle udienze), l’avvocato Alfonso Furgiuele, difensore di entrambi gli imputati, ha annunciato il ricorso in appello: “E’ una sentenza che ritengo eccessiva. Siamo dispiaciuti – ha detto il legale – sicuramente faremo appello. Montezemolo è stato assolto dall’accusa di falso, che è quella più grave, ma ritengo che debba essere assolto anche dell’accusa di violazioni urbanistiche”. Gli abusi oggetto del processo sono relativi alla trasformazione di un’autorimessa in abitazione dei custodi e nella realizzazione di una dependance al posto di un vecchio rudere risalenti al 2007.

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